Oggi Selvaggia Lucarelli ha avuto una brutta sorpresa aprendo i giornali: “Questa mattina La Repubblica dà il meglio di sé”, ha esordito furibonda su Twitter. “Inventa che abbia scritto l’indirizzo del mio aggressore, non si accorge che il nome del mio aggressore lo avevano già fatto ore prima Fanpage ed altri. Mi fa accusare da uno di Forza Nuova di aver aver insultato io i no vax”, ha proseguito rivelando così il motivo di tanta rabbia.
La giornalista nonché giurata di Ballando con le stelle, già impelagata nella polemica scatenata da Morgan su Rai 1 nello show di Milly Carlucci e la denuncia nei suoi confronti, ancora non riesce a capacitarsi di quanto è stato riportato da La Repubblica sul suo conto. Per questo motivo è in attesa di rettifica, pronta a tirare fuori tutte le prove possibili per confutare quest’informazione, come ha rivelato lei, totalmente falsa e irrispettosa.
Selvaggia Lucarelli contro la Repubblica
La sua denuncia virtuale è continuata tra i commenti. “Questo articolo è più violento di una testata”, ha poi aggiunto riferendosi all’aggressione subita alla manifestizione no vax a Roma. Ed ancora: “Le piazze stanno messe male, ma il giornalismo non se la passa meglio. Attendo rettifica. E sono disponibile a fornire l’ora di girato a La Repubblica così che possa smentire le dichiarazioni del suo prezioso testimone di Forza Nuova”.
Questa mattina @repubblica dà il meglio di sè. Inventa (!) che io abbia scritto l’indirizzo del mio aggressore, non si accorge che il nome del mio aggressore l’avevano già fatto molte ore prima fanpage e altri, mi fa accusare da uno di Forza Nuova di aver insultato IO i no vax. pic.twitter.com/xuycsbRaoh
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) November 23, 2021
Il tanto citato testimone collegato a La Repubblica sarebbe Marco Liccione. “Invito a leggere cosa scrive su Facebook e chi è questo Liccione, di cui La Repubblica riporta le dichiarazioni attendibilissime (per giunta nella mia ora di girato questa persona non appare mai, quindi non sa nulla)”, ha poi concluso con un titolo su quest’ultimo. “A Torino il rogo dei green pass (con la svastica) Liccione: Un po’ esagerato, lo riconosco”. La platea social le ha mostrato solidarietà. “Fatti valere!”, “Una vergogna”, “Il giornalismo ormai è morto”.
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