La mattina dello scorso 21 febbraio una stella, un simbolo, un grande talento, della musica mondiale se n’è andato per sempre. Eppure la sua musica risuonerà ancora negli anni, nei decenni, nel cuore dei suoi tanti ammiratori. Il cantante, musicista, Mark Lanegan, fondatore degli Screaming Trees e dopo solista, è morto.
Con la sua musica ha segnato un pezzo di storia musicale, memorabile in qualsiasi parte del mondo, dagli anni Novanta in poi. Mark Lanegan aveva solamente 57 anni e i suoi milioni di fan tutt’oggi non riescono a capacitarsi del fatto che sia scomparso. Era un no vax pentito dal 2021, fatto per cui aveva scritto un libro.
Mark Lanegan è morto. Lutto nella musica
Mark Lanegan era nato ad Ellensburg (Washington) il 25 novembre 1964 e si è spento nella sua casa di Killarney, Irlanda. Come anticipato, si era pentito di aver condiviso quelle teorie per un periodo. Una riflessione avvenuta dopo aver contratto il Covid in una forma molto grave. Il suo libro Devil in a Coma spiega quest’esperienza ed è uscito il dicembre scorso. I famigliari non hanno diffuso le cause della morte.
Sicuramente è stato un’icona grunge con gli Screaming Trees insieme a capisaldi come Nirvana, Pearl Jam e i SoundGarden. Con gli stessi, il gruppo ha condiviso la scena musicale d’origine a Washington. L’artista ha lasciato un’impronta indelebile sia come frontman che come solita con la sua inimitabile profonda voce.
Tra i suoi featuring ricordiamo quelle con Kurt Cobain, Moby, Neko Case. Oltre ad aver pubblicato 11 dischi da solista, Lanegan ha fatto parte dei Queens of the Stone Age ed ha contribuito a fondare i Gutter Twins.
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