Il prossimo 23 gennaio si terrà la prima udienza del processo che vede come protagonista Michele Bravi, il giovane vincitore dell’edizione del 2013 di X-Factor. L’accusa è quella di omicidio stradale, in quanto ritenuto responsabile dell’incidente del 22 novembre 2018 in cui perse la vita una donna di 58 anni, Rosanna Colia, in sella alla sua moto. Stando alle ricostruzioni sembrerebbe che Bravi abbia eseguito una inversione a U vietata, ma saranno i giudici a definire i fatti. In onda su canale 5, in un faccia a faccia con la padrona di casa Silvia Toffanin, Michele si è sentito pronto a parlare pubblicamente di ciò che gli è accaduto e che ha stravolto la sua vita e la sua giovanissima carriera.
È passato poco più di un anno dall’infausto giorno che ha cambiato del tutto l’esistenza del 24enne perugino e della famiglia di Rosanna. Bravi ha tenuto a sottolineare di non voler passare da vittima ma di rispettare nel profondo l’altro lato della storia. Michele subito dopo l’incidente stradale, completamente sotto choc, allertò i soccorsi ma nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale San Carlo di Milano, la donna non sopravvisse.
Tramite il suo avvocato Manuel Gabrielli, Michele espresse al tempo tutto il suo profondo dolore con un messaggio, prima di scomparire per un lungo periodo: “Ho bisogno di fare un passo indietro, lasciare che chi di dovere possa fare il proprio lavoro senza interferenze. Il silenzio è la forma di rispetto a cui affido tutti i miei pensieri”. Non c’è più traccia del ragazzo solare e spensierato di un anno fa, adesso Michele sta provando ad andare avanti con la sua vita tenendo sulle spalle un macigno più grande di lui. Per la prima volta in televisione dopo l’accaduto, Michele si è aperto alle telecamere Mediaset dimostrando senza sovrastrutture tutta la sua sofferenza.
Non è stato mai lasciato solo, ha affermato Michele, e con le parole rotte dall’emozione ha ringraziato simbolicamente le persone che gli sono state vicino nel percorso di ripresa. In particolare, durante l’intervista a Verissimo, ha parlato di una sopra a tutte che è riuscita a tenerlo per mano e a fargli accettare il dolore per quello che era: “Ho avuto una fortuna enorme: avere un angelo vicino”. Non ha fatto nomi e anche se attualmente questa persona si è trasferita all’estero, rimane per lui un punto di riferimento unico senza la quale non sarebbe dove è adesso.
Un’altra figura fondamentale per Michele è stata la collega e amica Chiara Galiazzo, rimasta al suo fianco nei giorni più duri e che lo ha accompagnato nella prima esibizione dopo l’incidente. Nel salotto della Toffanin ha detto: “Tornare sul palco con Chiara è stato cantare per la prima volta, non lo riesco a vedere come un ritorno, è stato molto intenso”. Ha poi proseguito: “Condividere il palco con lei, quei pochi minuti durante un suo spettacolo; poter dare modo alla mia voce di cantare a fianco ad una persona che quella voce l’ha protetta quando non riusciva a parlare, è stato un regalo di amicizia immenso […] Chiara è uno dei posti della mia vita”.
Non ha nascosto l’aiuto indispensabile che ha ricevuto da parte di un medico in un percorso terapeutico che continua ancora: “La terapia che ho seguito, non voglio fare divulgazione, è molto conosciuta ed è un modello clinico, un metodo di eccellenza, per il trattamento di tutte le tipologie di traumi, si chiama EMDR, e lo dico non con saccenza perchè non ho le competenze, ma per dimostrare che esistono le possibilità di tornare con i piedi qua”.
“E quel percorso, questo percorso che è ancora in essere mi ha salvato, mi ha fatto tornare a parlare, mi ha fatto tornare a sentire, e non speravo di poter ottenere all’inizio”. L’immediatezza caratteristica di questi tempi e dei social network che prima del disastroso evento Michele usava per legarsi il più possibile ai suoi fan, adesso lo spaventano ed è per questo motivo che si è sentito in dovere di allontanarsi il più possibile da quel mondo. Ha evitato inoltre il confronto televisivo per ovviare a fraintendimenti e far si che la drammatica storia non finisse per essere sfruttata da terzi.
Michele è un ragazzo diverso, la sua voce avanza lenta ed ogni risposta è debitamente pensata, si rende conto della delicatezza della situazione e ha voluto raccontare al pubblico del pomeriggio di Verissimo il motivo che lo ha spinto a parlare pubblicamente: “Sto provando a dare un’informazione per dire che esiste un modo per tornare alla realtà!”.
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