Finalmente, il momento tanto atteso è alle porte: lunedì 4 settembre, Myrta Merlino prende il timone di Pomeriggio Cinque su Mediaset. Questo segna l’inizio di una nuova avventura per l’ex conduttrice di La7, che affronta la sfida di far dimenticare al pubblico di Mediaset i tanti anni in cui Barbara d’Urso è stata alla guida del programma pomeridiano. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Myrta ha condiviso le sue emozioni riguardo a questa nuova esperienza e ha affrontato anche il discusso cambiamento nella conduzione del programma.
A giugno, alla chiusura dell’ultima edizione di “Pomeriggio Cinque”, Barbara d’Urso aveva annunciato il suo ritorno a settembre. Tuttavia, le cose hanno preso una piega diversa, e il programma pomeridiano di Canale 5 è stato affidato a Myrta Merlino, appena uscita da L’aria che tira su La7. Parlando di questo cambio e della mancanza di un addio ufficiale da parte di Barbara al suo pubblico, la nuova conduttrice Mediaset ha dichiarato questo.
Barbara D’Urso, il commento di Myrta Merlino
“Umanamente non può che dispiacermi per lei. Conosco Barbara, è super vitale e simpatica oltre che capace. È stata una decisione aziendale quella di dare un cambiamento di rotta, e io sono solo l’interprete di questo cambiamento. Non sono un’antagonista e nemmeno una scelta migliore o peggiore”.
Inizialmente, Myrta avrebbe dovuto condurre un programma in prima serata su Rete 4, ma successivamente è arrivata la sorprendente proposta per “Canale 5”. La conduttrice ha poi condiviso i dettagli del suo approccio a Pomeriggio Cinque: “Il programma affronterà molta cronaca, inclusa quella nera, con un approccio rigoroso. La politica, che è sempre stata il mio campo, avrà un ruolo significativo nella trasmissione”.
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Tuttavia, Myrta ha anche sottolineato l’importanza di trattare altri temi rilevanti: “Un tema a me caro, che questa estate ci suggerisce caldamente di trattare, è quello dei femminicidi e della violenza sulle donne. Sarà una mia battaglia, nella quale voglio coinvolgere gli uomini per primi”.