Il giovane fumettista romano Michele Rech, alias Zerocalcare, è uno dei più conosciuti e apprezzati artisti del genere, in Italia. Il personaggio che porta il suo nome è ormai diventato iconico, come le personificazioni delle emozioni da parte di mostri e figure ambigue che incarnano disagi, ansie e sentimenti condivise dalla sua generazione, e non solo. I suoi libri hanno venduto più di 690mila copie, facendo di lui un autore affermato e dal talento riconosciuto.
I fumetti di Zerocalcare descrivono, con una vena ironica tutta sua, una società accomunata da un futuro di incertezza e precarietà. Il suo nome d’arte è nato casualmente in una discussione online, prendendo come spunto un prodotto anti calcare. Michele Rech è nato a Cortona, in provincia di Arezzo, da padre toscano e madre francese. Il giovane autore di Macerie prime, ha passato l’infanzia in Francia, nel paese d’origine della madre, per poi trasferirsi a Roma, nel quartiere di Rebibbia. La capitale lo conquista fin da subito, diventando sfondo delle sue storie.
Zerocalcare, chi è Michele Rech: età, origine, vita privata, pensiero, carriera
Frequenta il Liceo linguistico Chateaubriand di Roma, una scuola francese, dove scopre di avere la passione per il disegno e i fumetti. Michele Rech ha raccontato di essere cresciuto leggendo Dragonball, l’Uomo Ragno, Topolino e Tank Girl: punti di riferimento e di formazione artistica.
Il successo però non gli è caduto dal cielo. Subito dopo il liceo Michele Rech Zerocalcare si concentra sulla carriera: disegna fumetti per concerti, manifestazioni, centri sociali, dischi e poi decide di aprire un blog nel 2011, il quale lo porta a farsi conoscere ad un pubblico sempre più vasto. Il modo con cui riesce a rappresentare la realtà di molti lo rende il fenomeno del momento, amatissimo sia da grandi e che dai più giovani. Ormai il suo nome è noto a tutti, sinonimo di talento e nostalgica ironia.
Zerocalcare ha vinto molti premi, come ad esempio il Gran Guinigi al Lucca Comics & Games nel 2017, per la migliore storia breve. Il suo primo libro La profezia dell’armadillo, pubblicato del 2011, è stato ristampato ben cinque volte per poi diventare anche un film uscito nelle sale nel 2018. Quest’ultimo è stato prodotto dal collega Makkox e lui stesso vi ha preso parte nel ruolo di sceneggiatore. Ha uno spazio tutto suo anche sulla rivista Wired.
Michele Rech Zerocalcare è nato il 12 dicembre 1983, sotto il segno del Sagittario. In un’intervista a raccontato: “Ho una posizione politica piuttosto netta che non so quanto sia giusto mischiare con quello che è il mio lavoro pubblico, perché temo di essere trasformato in un personaggio”. Michele Rech ha fatto parlare di sé in occasione del Salone del libro di Torino 2019. Il fumettista ha annullato la partecipazione all’ultimo momento per protesta contro la presenza di Altaforte, casa editrice legata al partito neofascista di Casapound.
Nonostante i suoi fumetti siano per lo più racconti autobiografici, Michele Rech è un personaggio fortemente riservato per quel che riguarda la vita sentimentale. A riguardo non si sa nulla, né se sia fidanzato né cosa pensi dell’amore. Non tutti sanno invece che Michele segue lo stile di vita straight edge, filosofia sviluppatasi nell’ambiente hardcore punk, che prevede l’astinenza dal consumo di tabacco, alcol e droghe.
Durante i suoi firma copie l’affluenza dei fan è enorme e Zerocalcare dedica ad ognuno un disegno personalizzato su richiesta. Uno dei suoi ultimi progetti lavorativi è la creazione di video animati: “Per ora non lo sto dicendo, però posso dirti che ci saranno i personaggi dei miei libri, me stesso, si svolge a Rebibbia ed è una storia nuova, non l’adattamento di uno dei lavori già realizzati. Con l’animazione parto proprio da zero, ma ho delle idee sul linguaggio visivo che voglio adottare per alternare, ad esempio, quello che accade in scena e quello che accade nella mia testa”.
Durante il periodo dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, Michele Rech si è divertito a drammatizzare il clima generale postando sulla sua pagina facebook dei video intitolati Rebibbia Quarantena, ironizzando sulla situazione. Non ha una bella opinione degli hater, proprio per questo cerca di rispondere il meno possibile ai commenti online, distinguendo quelli di sconosciuti da quelli di colleghi. Ha sempre ammesso di avere nostalgia dell’infanzia, ama i plumcake e ha raccontato di saper cucinare solo due cose: la pasta con le zucchine e la pasta con le patate. Zerocalcare non ama apparire in televisione e nonostante il travolgente successo che lo ha inondato continua a mantenere l’umiltà degli inizi.
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