Sigfrido Ranucci si può definire un giornalista in prima linea, non solo per Report. Le inchieste intraprese dal noto volto televisivo sono quasi sempre seguite direttamente sul ‘campo di battaglia’. Era lui a condurre il collegamento da New York, quel terribile ed indimenticabile 11 settembre 2001, come quando invece nello stesso anno trovò una delle ultime interviste inedite a Paolo Borsellino dal valore inestimabile, mentre era impegnato in un’indagine sulle stragi di mafia.
Il padre era un finanziere, ed anche per questo motivo Sigfrido Ranucci fin da giovanissimo, spinto dal senso di legalità e giustizia, si affacciò al rischioso e difficile mondo del giornalismo d’inchiesta. Dotato di grande dedizione, talento e passione, il volto del giornalista è riconducibile ad alcuni degli avvenimenti più importanti e sconvolgenti a cavallo tra la fine del Ventesimo e l’inizio del Ventunesimo secolo.
Sigfrido Ranucci: anni, altezza, peso, moglie figli, vita privata
Il giovane Sigfrido Ranucci si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’università La Sapienza di Roma. Una volta vestito della corona d’alloro si cimenta ben presto nel giornalismo. La prima esperienza in campo del noto volto di Report arriva alla fine degli anni ottanta a Paese Sera, per poi spostarsi al Tg3 nel 1989. Nel decennio seguente collabora con Tg3 Primo Piano e nel 2000 parte come inviato della tv di stato nei Balcani.
Nei primi anni del Duemila l’intenso lavoro del giornalista viene riconosciuto ufficialmente: nel 2000 il suo servizio riguardante lo smaltimento illecito dei rifiuti in Somalia, Valzer dei veleni, viene premiato al silver Satellite Grand Prix Television Work, nella sezione delle inchieste internazionali. Due anni dopo Sigfrido Ranucci ottiene anche una vittoria nella sezione dei reportage al Silver Satellite Television News Festival, grazie ad una brillante ricerca sull’adozione delle armi all’uranio impoverito, intitolato Polveri Maledette.
La carriera decennale di Sigfrido Ranucci colleziona un’infinità di lavori avvincenti quanto utili alla società e ai media internazionali, guadagnandosi molti altri riconoscimenti. Il 2006 è l’anno in cui il cronista entra a far parte della squadra di Report, investe d’autore. La trasmissione ai tempi era condotta da Milena Gabanelli, che poi gli cederà il testimone undici anni più tardi. Tra i due scorre da sempre grande sintonia professionale, infatti insieme hanno anche pubblicato un libro, Ecofollie, nel quale si tratta il tema del mancato smaltimento delle scorie nucleari.
Sarebbe impossibile citare in modo riassuntivo tutte le sue grandi inchieste, dandogli allo stesso tempo la necessaria importanza. Il suo lavoro, dal valore inestimabile, resterà nella storia del giornalismo italiano ed oltre. Da quando Sigfrido si trova al timone di Report preferisce definirsi un conducente più che un conduttore. Sigfrido Ranucci è nato a Roma il 24 agosto 1961, sotto il pragmatico segno della Vergine ed è alto 168 centimetri per un peso che non si conosce. Il volto televisivo, visti i delicati temi trattati nelle sue inchieste, ha costruito un vero e proprio fossato per proteggere la sua privacy e la sua famiglia, si è solo a conoscenza di una moglie e dei figli, ma nient’altro.
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