Duello a distanza tra Vladimir Luxuria e Irama. Nel mirino dell’ex deputato finiscono alcune parole di un brano del cantante che all’anagrafe risponde al nome di Filippo Maria Fanti. In occasione delle polemiche sul Congresso delle Famiglia di Verona, Luxuria cita come esempio di ciò che “contribuisce a creare una cultura omofobica e transfobica” il brano ‘Stanotte’, contenuto nell’ultimo album del giovane cantautore, nel quale Irama canta: “Voglio chiudermi in un bar/Poi spogliarti sulla metro/Fare a pugni con quel trans”.
“Non è bello che in album che si intitola ‘Giovani’ e che ai giovani è rivolto si citi nell’elenco di cose di fare in una serata, fare a pugni con quel trans. Eppure Irama sembra un artista molto sensibile e in un momento come questo, dove al Congresso della Famiglia ci dicono che ci dobbiamo curare o che andremo all’inferno, forse bisognerebbe avere più cura dei messaggi che si lanciano”.
“Perché poi i fan quelle parole si trovano a cantarle in coro durante un concerto. Tutti insieme a ‘fare pungi con quel trans’. Non vorrei che qualcuno prendesse alla lettera quelle parole, perché di episodi di violenza contro i trans già ce ne sono molti”, conclude Luxuria.