“Io Ennio Morricone, sono morto. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata, non voglio disturbare. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati vicini e a quelli un po’ lontani… A mia moglie rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A lei, il più doloroso addio”, questo il necrologio scritto personalmente dal mitico ed indimenticabile Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio 2020 lasciando un vuoto incolmabile.
“Ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro, ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”. Giorgio Assumma, amico e legale della famiglia, ha annunciato così la morte di Ennio Morricone.
Ennio Morricone famiglia, la moglie e i figli
Ennio Morricone è nato a Roma il 10 novembre 1928, sotto il segno dello Scorpione. Il simbolo indiscusso della musica italiana è scomparso a 91 anni, dopo una caduta che aveva causato la frattura del femore. Al suo fianco c’è stata, come da oltre 60 anni, la sua adorata moglie Maria Travia. La consorte dell’artista lo ha accompagnato in tutti i suoi traguardi e nei suoi periodi bui, consigliandolo e sostenendolo nella sua produzione artistica partecipandovi attivamente, come qualsiasi anima gemella che si rispetti. Il direttore d’orchestra se ne innamorò a seguito di un incidente. La sua dolce metà venne ricoverata per gravi fratture a seguito di uno scontro stradale, mentre viaggiava sulla macchina del padre. Il compositore le restò sempre accanto.
Fu lo stesso Ennio Morricone a raccontare questa dolcissima storia, intervistato dal Corriere della Sera: “Un attimo di distrazione, e andò a sbattere. La ingessarono dal collo alla vita, come si faceva allora. Soffriva moltissimo. Le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare”. Cinque anni dopo convolarono a nozze e nacquero quattro figli: Marco (1957) e Andrea (10 ottobre 1964), che hanno seguito le orme paterne, Giovanni (1966) sceneggiatore e regista, ed Alessandra (1961) che vive lontana dai riflettori. “Mentre componevo lei si sacrificava per i nostri figli (…) Per cinquant’anni ci siamo visti poco: o ero con l’orchestra o stavo chiuso nel mio studio a comporre”, aveva continuato il musicista con grande riconoscenza.
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