Di Lapo Elkann, il rampollo della famiglia Agnelli, si parla spesso per i suoi eccessi, ma stavolta lo vediamo scendere in campo direttamente per una iniziativa socialmente utile. Nasce la fondazione Laps, una realtà specifica per dare una mano alle persone con dislessia a superare le difficoltà. Arriva proprio in occasione della Settimana nazionale della dislessia.
In una video intervista, Lapo Elkann spiega l’iniziativa in prima persona raccontando la sua esperienza. La nascita della fondazione Laps “è il mio piccolo impegno di ‘restituzione’, cercando di dare ai minori in condizione di svantaggio pari condizioni di partenza rispetto ai minori più fortunati”.
“Il problema della dislessia – spiega Lapo – l’ho vissuto personalmente, vivendo il calvario che vivono tutti i dislessici che non sanno di esserlo: senso di sfiducia in se stessi, senso di inadeguatezza, scarsa autostima. Sono stati i miei insegnanti ad accorgersene e a parlare successivamente con i miei genitori. Da lì sono stati fatti degli esami e ho scoperto di avere sia la dislessia”.
E quello deve essere un momento fondamentale: “La diagnosi è stato un momento di svolta per me – dice Elkann – Ho potuto rivisitare e leggere in una chiave diversa alcuni problemi che avevo vissuto, e ho potuto affrontarli con una chiara consapevolezza e una strategia adeguata. Oggi mi piace pensare che per me i disturbi specifici di apprendimento sono un modo diverso di pensare”.
Inoltre, prosegue Lapo Elkann, “chi soffre di questi disturbi ha difficoltà a concentrarsi sui singoli elementi, ma vede, forse con una chiarezza superiore alla media, il quadro di insieme, utilizzando il pensiero laterale e la creatività. Chi soffre di disturbi specifici di apprendimento ha tutte le doti per essere un ottimo stratega, un ottimo pianificatore, e un innovatore”.
Di qui al contributo che vuole dare concretamente: “Non so in che misura, ma di certo il mio sentirmi diverso a causa della dislessia ha contribuito a dare le ali a una creatività compensativa. Per i bambini e i ragazzi affetti da queste sindromi, essere continuamente stimolati è di fondamentale importanza. Io avuto la fortuna di avere una vita ricca di stimoli e di opportunità, che certamente mi hanno aiutato a superare i limiti della dislessia, anche quando ignoravo di soffrire di questo disturbo”.
Qual è l’obiettivo della fondazione? “Penso però a tutti coloro che non hanno avuto o non possono avere le opportunità che ho avuto io. Ed è per questo che ho deciso di creare la Fondazione Laps, il mio piccolo impegno di ‘restituzione’, cercando di dare ai minori in condizione di svantaggio pari condizioni di partenza rispetto ai minori più fortunati”.
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