Carlo Verdone dice la sua su questo momento surreale che il mondo e il nostro paese stanno vivendo in piena emergenza coronavirus. Alla fine della bufera, dice Verdone, “credo che il pubblico, e anche noi autori, sentiremo il bisogno di grande leggerezza, e anche di grazia in un certo senso”. Ed è per questo che, aggiunge, “scriveremo racconti, affronteremo temi in cui leggerezza, divertimento e grazia saranno al primo posto”.
Insomma, il disastro del coronavirus può cambiare anche il cinema: “Questa è la sensazione che ho, non avremo bisogno di film emotivamente catastrofici. Già stiamo attraversando questo periodo che è un brutto film, non lo vogliamo più rivedere”. Ma, secondo Carlo Verdone, cambierà anche il nostro approccio con la vita: “Questa epidemia cambierà molto il nostro modo di relazionarci con gli altri. Avremo una gran voglia di stare insieme alle persone, ma allo stesso tempo sentiremo il bisogno di usare molta cautela-. Probabilmente diventeremo molto, molto più disciplinati”.
Per ora, Carlo Verdone dà qualche consiglio agli italiani costretti all’isolamento a casa, necessario a fronteggiare il diffondersi del coronavirus: “Consiglio anche di rilassarci con della buona musica, musica classica, ma anche rock e come letture Lucio Anneo Seneca. E se volete più forza nell’animo, un suggerimento di lettura per riflettere bene è Lettere a Lucilio”.
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