Lutto nel cinema, l’addio di tutti al più grande: “Non ti dimentichiamo”

Era considerato il padre della Nouvelle Vague, in queste tristi ore Liberation lo ha definito “un regista totale con mille vite ed una opera tanto prolifica”. Jean-Luc Godard è stato e resterà indubbiamente per sempre uno degli autori cinematografici più significativi della seconda metà del Novecento. Ora è morto e tutti lo piangono forte.

La lunga, varia e scintillante storia del grande schermo non sarebbe la stessa senza Jean-Luc Godard, il primo cortometraggio che ha segnato in positivo la sua lunga e vincente carriera nel cinema è Fino all’ultimo respiro (1961) con Jean Paul Belmondo, morto anche lui giusto lo scorso anno. L’ambiente dello spettacolo è in lutto.

jean-luc godard morto regista


Jean-Luc Godard, addio al maestro

Jean-Luc Godard era nato a Parigi il 3 dicembre del 1930 ed è venuto a mancare dopo un’esistenza fiorente di successi indimenticabili alla veneranda età di 91 anni. È stato certamente uno dei maggiori punti di riferimento per i colleghi negli anni Sessanta ed è stato spesso protagonista di accese polemiche e litigi. Nel 2017 Michel Hazanaviciusgli gli ha dedicato Il mio Godard con Louis Garrel narrando l’amore con l’attrice Anne Wiazemsky.

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Per decenni ha vestito i panni di un artista brillante, totalmente controcorrente, unico nel suo stile. Rampollo di una famiglia borghese, un agitatore politico che si è sempre schierato contro il capitalismo, la cultura di massa nel cinema. “A questa età ho difficoltà a vivere la mia vita, ma ho ancora il coraggio di immaginarla”, ha detto in collegamento online con il Festival di Cannes, del 2018, quando ha presentato l’ultimo lavoro, La livre d’image.

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