Il maestro Franco Zeffirelli ci ha lasciato questa mattina, dopo una lunga malattia.
Tra i migliori registi d’opera e cinema del Novecento, è stato un artista acclamato nel campo del teatro, della scenografia e dei costumi.
“Si è spento serenamente pochi minuti fa” ha scritto la Fondazione a lui intitolata “la scomparsa è avvenuta alla fine di una lunga malattia”
“Il Maestro riposerà nel cimitero delle Porte Sante di Firenze” hanno fatto sapere. Nato a Firenze nel 1923, Zeffirelli, che era stato soprannominato da allegri nemici Scespirelli perché frequentava molto Londra, ha lavorato con Antonioni, il grande De sica e rossellini. Nonostante non fosse una persona facile è stato uno dei più grandi uomini della cultura mondiale del novecento, nel 49′ è poi arrivato alla Scala coi giovani Crivelli e Tosi.
Fu assistente in La terra trema e scenografo di molti altri celebri spettacoli teatrali come l’Amleto con Giorgio Albertazzi, Chi ha paura di Virginia Woolf?, La lupa di Giovanni Verga con Anna Magnani, e Fratello sole, sorella luna.
Nel 1966 realizzò Per Firenze, un documentario che sull’alluvione della città e nel 1976 un film televisivo Gesù di Nazareth.
Zeffirelli era cattolico e dichiaratamente omosessuale ed ebbe un rapporto lungo e complicato con il suo maestro, Luchino Visconti; i due vissero anche insieme a Roma.
Da qualche anno si era isolato in tranquillità , circondato dall’affetto di pochi amici e dei suoi cani nella casa romana in via appia e nella villa sulla costiera amalfitana. Una bella autografia del 2008 parla del ruolo che ha avuto Franco nel portare l’arte e la cultura italiana nel mondo, col suo fare aristocratico ed elegante, a volte è risultato arrogante ma il suo lavoro resta la testimonianza di un modo di fare arte raffinato e che è difficile, oggi giorno, trovare.