La musica gli aveva dato tanto e lui ha fatto lo stesso con lei, la sua più grande passione. Di mestiere era un brillante informatico ma, appena aveva un attimo di libertà, imbracciava il suo fedele basso elettrico e ci faceva scintille. Un male non gli ha permesso di continuare quel sodalizio. Alessandro Carletti è morto.
Una notizia davvero drammatica per gli amanti del settore musicale e non solo. Alessandro Carletti aveva una band, Dna, con cui aveva raggiunto tanti traguardi e che il pubblico ammirava da anni. Con i suoi vari compagni di musica realizzava apprezzatissime cover dei mitici Pink Floyd, suonando per l’intero Paese.
Alessandro Carletti, addio al musicista
Il suo quotidiano lavorativo invece trascorreva nel ruolo di tecnico informatico nell’azienda Team System, situata a Pesaro. Alessandro Carletti era una persona molto amata nella sua città, Ancona. Purtroppo si è spento precocemente nel giorno di Pasqua, il 17 aprile scorso, all’Hospice di Loreto, a 51 anni a causa di una crudele malattia. Sull’account dei Dna è stato pubblicato un bellissimo ricordo di Alessandro Carletti.
“Quando un amico ci lascia restano le immagini, i suoni, le parole, i gesti di ciò che abbiamo condiviso. In parte, in minima parte, alleviano il dolore che ci paralizza, che ci mozza il respiro. Un musicista, ma pure un comandante capace di organizzare operazioni molto più grandi di noi con tenacia che hanno regalato a noi tutti ricordi indelebili. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e di tutti i suoi amici. Alessandro era uno di noi, è uno di noi, sarà sempre uno di noi. Ciao Ale”, si legge nella pagina Instagram della tribute band.
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