La sua popolarità ha letteralmente spiccato il volo con l’ultima edizione del Festival di Sanremo. Il suo volto, in quella occasione, ha fatto parte di uno degli ultimi momenti di spensieratezza del Belpaese prima dei totali sconvolgimenti sociali, economici e culturali scanditi dalla pandemia di Covid-19. Bugo è uno dei protagonisti della scena musicale italiana contemporanea, catapultato nel mondo del mainstream, dal ristretto circolo di affezionati della cultura musicale underground.
Una figura, la sua, che ha sempre spiccato per onestà e trasparenza caratteriale, che in tempi recenti, per fattori qualitativi e altri legati alla sfera della viralità del web, è stato oggetto di analisi, di ascolto e di considerazione estrema. Molto più della storia presente, che si sta scrivendo magistralmente, quella di Bugo è storia passata. Il cantante è arrivato alla consacrazione popolare solo sull’Ariston, ma ben prima, in tempi non sospetti, ha costruito una solida carriera fatta di sperimentazioni sonore mai anacronistiche e di discostamento dalle etichette.
Bugo vita privata: anni, altezza, peso, vero nome, moglie e figli
L’approccio al mondo della musica suonata, per Bugo, è avvenuto in contesti non sospetti. Il cantautore ha iniziato a suonare la chitarra durante il servizio militare. Di necessaria conseguenza, poi, da appassionato di prosa e poesia, è arrivata la scrittura delle prime canzoni. Terminata l’esperienza di leva obbligatoria, Bugo nel 1994 ha fondato la sua prima band, i Quaxo. Nel gruppo ha cantato e suonato la chitarra, in una produzione musicale ispirata al grande sound punk rock degli anni 70, e alla rivisitazione in chiave più recente degli allora (e tuttora) celeberrimi Nirvana.
L’attività con i Quaxo è terminata nel giro di due anni, e al tramontare del vecchio millennio, Bugo ha deciso di iniziare una carriera da solista, nel 1999. In quell’anno il cantautore ha pubblicato il suo primo singolo inciso in vinile, Questione d’eternità. Nel giro di brevissimo tempo è arrivato il suo primo e iconico disco, ad oggi pietra miliare della discografia e vero e proprio cult per i più affezionati, La prima gratta.
Già in quel disco d’esordio era emersa la poliedricità dell’artista, che ha dato filo da torcere ai tentativi della critica di collocarlo in un particolare quadro di genere. I testi di Bugo sono da sempre stati sporchi di influenze gergali, senza nulla togliere alla chiarezza espressiva e concettuale delle invenzioni topiche. Queste notevoli peculiarità fuse in singoli componimenti di forte impatto sonoro e figurativo, gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “Fantautore”, crasi che rappresenta il chiaro fallimento della critica nel tentativo di etichettarlo.
La totale originalità dei suoi brani e la potente carica immaginifica delle parole che utilizza, si prenda ad esempio il pezzo Mi rompo i coglioni, hanno portato Bugo a conquistarsi un posto di notevole considerazione tra gli ascoltatori più attenti alle nuove realtà musicali, conferendo alla sua attività una degna autorevolezza.
La sua popolarità è rimasta sempre discreta nel corso della sua carriera. Nel 2012 il britannico The Guardian lo ha inserito in un articolo sulla musica italiana, e di conseguenza anche le nostrane voci mainstream hanno strizzato l’occhio verso la sua attività professionale. Nel 2015 Rolling Stone Italia lo ha inserito tra i 100 volti della musica italiana.
Ad oggi Bugo ha all’attivo 9 album. La prima gratta, 2000. Sentimento westernato, nel 2001 che gli ha permesso di farsi un nome nel circuito musicale alternativo. Nel 2002 è uscito Dal lofai al cisei. Nel 2004 Golia & Melchiorre. Nel 2006 Sguardo contemporaneo. Poi Contatti, del 2008. Nel 2011 Nuovi rimedi per la miopia. Nel 2016 Nessuna scala da salire e infine RockBugo, una raccolta dei primi 18 anni di carriera.
Nel 2020 ha calcato per la prima volta il palco di Sanremo al fianco di Morgan. Assieme a lui ha scritto la storia del festival con un siparietto che è stato inevitabile motore amplificante la fama di entrambi (in positivo e in negativo). Quando Bugo ha abbandonato inaspettatamente il palcoscenico durante l’esibizione di Sincero, l’Italia intera si è congelata.
Da quell’avvenimento superficiale è emersa l’esistenza di un vortice ostile che si era venuto a creare tra i due artisti, che prima di quel momento erano molto legati da stima e affetto reciproci. Bugo, dopo la necessaria squalifica dalla kermesse ligure, ha continuato a portare avanti il suo progetto discografico, il decimo. Il 2021 lo vedrà di nuovo protagonista a Sanremo, ma da solista.
Bugo, pseudonimo di Cristian Bugatti, è nato a Rho, il 2 agosto del 1973. È alto circa 180 centimetri, per un peso di circa 82 chili. La sua vita privata non è mai stata oggetto di riflettori, nemmeno dopo la curiosità scatenata sulla sua persona dopo l’avvenimento dell’abbandono con squalifica dal Festival di Sanremo.
La vita sentimentale di Bugo è sempre stata segnata dall’amore provato per la sua attuale moglie. Cristian Bugatti è infatti sposato dal 2011 con Elisabetta. Lei, che di professione è una diplomatica, è sempre rimasta lontana dalle scene musicali del marito, e dai conseguenti riflettori. Il loro matrimonio è stato celebrato nella lontana India, in cui hanno vissuto dal 2010 al 2014. Al momento convivono felicemente a Milano assieme al loro primogenito.
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