Emma Marrone, per la prima volta dopo la triste notizia che l’ha vista protagonista qualche settimana fa, si spende in una lunga e travagliata intervista in cui parla dell’attuale situazione e spiega come ha reagito alla cosa: “Ammalarsi è sempre ingiusto e non ho mai pesato ‘Perché di nuovo a me?’, ma i primi due giorni li ho passati comunque a piangere”.
L’intervista, lanciata da Vanity Fair, ha in pochissime ore scalato le classifiche dei post più letti sul web e nessuno si sarebbe aspettato nulla di diverso, visto il tasso di coinvolgimento che il triste annuncio di Emma aveva suscitato nei fan. Migliaia infatti i commenti di sostegno alla cantante sotto il suo post Instagram.
“Non ho mai pensato ‘Perché di nuovo a me?’, piuttosto mi sono detta ‘È successo, mi curo, torno e così è stato’. Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta. Siccome ho rispetto dei soldi degli altri, perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio”.
A due giorni dall’uscita del suo nuovo album, Fortuna, Emma si pronuncia per la prima volta ai microfoni di Vanity Fair. Era infatti stata la salentina stessa a chiedere silenzio sulla vicenda, specificando di essersi spesa a spiegare la situazione online per rispetto nei confronti dei fan che avevano già acquistato il biglietto per andare al suo concerto che si sarebbe dovuto tenere a Malta in quei giorni.
Poi la cantante continua: “Mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente, ma non è vero. Ho avuto paura, molta. Però non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata. So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato a una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io. E poi ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, ad esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male”.
Poi entra nel dettaglio, parlando del male che l’ha nuovamente colpita e della sua reazione immediata alla notizia: “Ho pianto per due giorni perché ho imparato che tirare fuori tutto subito è meglio di covare il dolore, ma ero nera. Sentivo che la vita mi stava togliendo una possibilità. Ai medici continuavo a dire: ‘Fatemi cantare al concerto’, ‘Non posso andare a Malta e operarmi dopo?’.
Naturalmente la risposta dei dottori non fu affermativa, specificando che non era assolutamente il caso di rimandare rischiando affaticamenti inutili: “Ho dovuto accettarlo e ho capito una cosa fondamentale. Che accettare non significa farsi andare bene ogni cosa o aspettare passivamente quel che ti accadrà, ma costruire la propria serenità. Ho avuto un problema di salute, ma non l’ho combattuto né respinto. L’ho fatto mio, l’ho digerito, me lo sono fatto fatto scivolare addosso”.
“Non sono arrabbiata e non sto combattendo. Per accettare una cosa del genere è necessaria molta più consapevolezza di quanto non ne serva per combattere. Accettare di stare di nuovo male mi ha aiutata ad arrivare all’intervento con serenità. Sono entrata in sala operatoria col sorriso e ne sono uscita nello stesso modo. L’operazione non mi ha incattivito: non sono arrabbiata con la vita, al limite alla vita sono grata”.
Poi la Marrone si spende citando le solite dichiarazioni assurde, che lasciano ben poco spazio ad altre parole: “Mi hanno scritto di tutto: da ‘Ti sei ammalata perché mangi troppa carne’ a ‘Ti sei ammalata perché hai molte vite irrisolte’. Ma non c’è stato solo questo. L’altra sera ero in un ristorante e una ragazza mi ha regalato un sorriso bellissimo, quasi parlava: ‘Che meraviglia vederti tornare a sorridere con i tuoi amici’. A volte nel silenzio c’è tutto”.
“Bellissima”. Dimenticate questa Emma Marrone: il nuovo look è divino
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