Figura piena di contraddizioni, a seguito di alcuni episodi lo abbiamo visto sovrastato dalla rabbia. Altre volte, invece, alcuni fatti lo hanno dimostrato capace di grande generosità. Il calciatore del Brescia, Mario Balotelli, è nato a Palermo nel 1990 e lo vediamo spesso al centro dei riflettori, che si parli bene o male di lui.
Nell’ultimo periodo ne abbiamo sentito parlare a seguito degli insulti a sfondo razzista che, durante la partita Verona-Brescia, alcuni tifosi gli hanno rivolto. Nonostante l’ingiustizia e la gravità del comportamento adottato sugli spalti dello stadio veronese, non sono poche le critiche nei confronti della reazione del calciatore. Per provare a capirlo forse sarebbe, però, importante conoscere il suo passato.
L’attaccante nasce in Sicilia, da genitori ghanesi, Thomas e Rose Baruwah, giunti in Italia in cerca di fortuna, portandosi dietro la sorella maggiore di Mario, Abigail. All’età di due anni il calciatore ebbe problemi di salute, tanto da dover subire un’operazione.
I genitori biologici di Balotelli furono spinti dai servizi sociali ad affidare il piccolo a una famiglia che avesse una stabilità economica adeguata alle sue cure. Mario entrò così a far parte della famiglia Balotelli, residente in provincia di Brescia, a Concesio, dove Paolo e Silvia lo crebbero come fosse figlio loro.
Il padre biologico del giocatore conserva una foto di suo figlio da piccolo, già con il pallone in mano, per non dimenticarsi mai l’origine del soprannome “SuperMario”,che un amico di famiglia gli affibbiò, mentre lo guardava correre senza sosta dietro al pallone nonostante la sua giovane età.
A quanto pare, però, il calciatore non crede molto nell’affetto di Thomas e Rose e li accusa di maltrattamento e abbandono. La verità è difficile da trovare in queste situazioni, però possiamo cercare di riflettere sulle reazioni di un uomo che ha sofferto in passato e che viene considerato straniero nel proprio paese di origine a causa del colore della sua pelle.
“Io e Mario Balotelli insieme…”. È proprio Raffaella Fico a lanciare la bomba
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