Le sue parole rimarranno impresse nella memoria, ma soprattutto nel cuore, di chiunque abbia avuto possibilità di udirle in Campidoglio. Alberto Angela ha fatto un meraviglioso discorso in onore di suo padre, nella sala della Promoteca, dove è stata allestita la camera ardente del compianto, mitico quanto indimenticabile Piero Angela. Una persona che ha portato cultura a casa degli italiani per generazioni, diventandone quasi amico, famigliare.
L’archeologo, che ha sempre lavorato al fianco di Piero Angela, accrescendo di cultura, di professionalità la sua trasmissione SuperQuark, in una chiave diversa arricchendola, è riuscito a non sprofondare nella commozione, versando solo poche contagiose lacrime alla fine del suo discorso. Alberto Angela col suo addio ha commosso il Paese. Nessuno potrà mai dimenticare il padre, un uomo speciale ed incredibilmente forte anche nel privato.
Funerale Piero Angela, il discorso del figlio Alberto Angela
Tra i presenti, oltre ai figli, ai nipoti, alla moglie Margherita in sedia a rotelle ed al resto dei più cari famigliari del divulgatore scientifico, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Con loro pure il direttore dell’Approfondimento Rai Antonio Di Bella, la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli, Monica Maggioni, direttrice del Tg1, ed il membro del Cda della televisione pubblica Simona Agnes. Alberto Angela ha narrato l’ultimo periodo di vita di suo papà.
“È un discorso difficile, credo che le persone che amiamo non dovrebbero mai morire. Vorrei partire dall’ultima cosa che ha fatto papà, quel comunicato che tutti avete letto”, ha cominciato emozionato il conduttore. “Quello è stato il suo ultimo discorso, con poche forze. Mia sorella e io l’abbiamo raccolto e trascritto. Se lo guardate è un discorso non ufficiale, è come se abbia parlato con degli amici, se qualcuno a fine giornata o a fine vacanza dice: ‘Ok, vado’. Si è rivolto al pubblico, a chi l’ha amato”, ha detto riconfermando l’anima bella di Piero Angela.
Lo storico ha spiegato una delle migliori qualità di Piero Angela e cioè il riuscire ad “unire e non a dividere e pur rimanendo fermo nelle sue idee. Non una cosa facile da fare”. “Mi ha insegnato a non avere paura della morte. Mai sconfortato o triste. Quando ha saputo che era arrivato il suo tempo, ha fatto un calcolo a spanne di quello che gli rimaneva. Quindi ha fatto le puntate di SuperQuark che state vedendo, un altro ciclo che ha preparato e ha fatto un disco jazz. Forza incredibile. Ha fatto un discorso ai familiari, e a voi, e dopo 24 ore se ne è andato”.
“Non ho mai visto una cosa così, lo dico da figlio e giornalista”, ha aggiunto rivelando che “aveva un approccio razionale e scientifico, ma era anche pieno d’amore”. In questi ultimi tempi che ha utilizzato con razionalità ed una saggezza invidiabile, Piero ripeteva sempre un aforisma di Leonardo Da Vinci. “Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire”. “Lui ha interpretato ciò fino alla fine. Ha avuto una vita colma, il suo insegnamento è di amare le proprie passioni, le proprie curiosità”, ha proseguito il figlio.
Per concludere, davanti al feretro del grandissimo padre, che chiunque ricorderà con riconoscenza ed affetto, Alberto Angela si è rivolto ancora una ultima volta alla platea fortemente commossa, lasciandosi scappare due lacrime che hanno emozionato davvero tutti quanti.
“Voi l’avete conosciuto in maniera ‘scientifica’” ma era una persona anche piena di umorismo”, ha svelato ancora. “Chi l’ha conosciuto in privato lo sa bene. ‘Fate la vostra parte’, ci ha detto. E io cercherò di fare la mia”, ha chiuso. Non potevano esserci parole migliori e meglio dette.
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