Il nome completo di Andrea Camilleri è Andrea Calogero Camilleri ed è uno scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, nonché docente universitario italiano. Viene ricordato in Italia soprattutto per la creazione nel 1994 del celeberrimo personaggio del commissario Montalbano, protagonista del suo primo romanzo poliziesco “La Forma dell’Acqua”, oggi tra i personaggi più amati dal pubblico televisivo italiano.
Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle nel 1925, ma si trasferisce nella suggestiva capitale italiana già in giovanissima età. Roma è sempre stata per Camilleri grande fonte di ispirazione per i suoi scritti. Il suo trasferimento a Roma gli consente, dal 1949 al 1952, di intraprendere i suoi studi all’Accademia di Arte Drammatica Silvio d’Amico come unico regista in corso. Cinque anni dopo inizia a lavorare per la Rai.
Nel 1947 sposa Rosetta Dello Siesto che gli donerà ben tre figlie. Camilleri ha sempre visto sua moglie come un supporto irrinunciabile e le riconoscerà per tutta la lunga durata del loro lungo matrimonio un amore incondizionato.
E’ solo intorno al 1978 che Camilleri viene riconosciuto, oltre che come regista, anche come scrittore e letterato, in seguito alla pubblicazione del trattato narrativo “Il Corso delle Cose”. Sedici anni dopo nasce il commissario Montalbano, che verrà portato in scena più tardi da Luca Zingaretti e farà innamorare i telespettatori di tutta Italia.
Nel 2008 Camilleri vince il Premio Internazionale RBA. Nonostante il suo grande successo e l’esperienza di un ormai 94enne, Camilleri rimane una persona umile e semplice, che non si permette con nessuno di dispensare critiche o consigli riguardo l’impiego della propria vita. Per lui è importante che ognuno trovi la propria strada nella vita e segua le orme del proprio destino come meglio crede. Anche la morte, per Camilleri, fa parte del destino e lui non ne sembra spaventato, nonostante si rammarichi di dover abbandonare le persone che ama.
“Ho gli occhi molto stanchi, questi occhi sono stati operati e rioperati prima per dei buchi nella retina con i primi laser che si adoperavano, poi mi hanno tolto la cataratta e c’era una vera malattia seria, un glaucoma, non lo guarisci”.
Queste le parole di Camilleri in una passata intervista in cui lamentava stanchezza agli occhi e ripetute operazioni. Ora, a 90 anni, si è recentemente dichiarato completamente cieco, anche se questo non gli ha assolutamente impedito di continuare a scrivere. “Ho più memoria”, dichiara Camilleri.
Al giorno d’oggi le opere di Camilleri vengono tradotte in 120 lingue diverse, per essere rese apprezzabili in tutto il mondo. Il suo stile è di forte attrazione grazie alla musicalità della dialettica siciliana messa in forma narrativa.
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