Un racconto inedito, completo e cristallino quello di Anna Oxa. Dall’alto della lunga e frastagliata carriera colma di alti e bassi, la storica e meravigliosa voce della canzone italiana si è confessata per intero alle pagine del Corriere della Sera. Svelando alcuni retroscena che hanno segnato la sua vita, è arrivata a parlare della quotidianità odierna, lontana da occhi indiscreti nel verde acceso della Svizzera.
Malgrado gli alti onori che le sono stati conferiti durante la vita artistica, Anna Oxa è cosciente della sua attuale lontananza dal mondo dei riflettori. A modo suo ha saputo mostrare un lato più mite, raggiunto con il trascorrere del tempo, che le fa guardare con orgoglio i tempi andati senza dimenticare l’etereo e importante presente che si è costruita. “Che importanza ha se amo, se non amo? Se piaccio o no? Ma chi se ne frega…”.
Anna Oxa oggi: anni, marito e figli, dove vive
Questo l’approccio democratico al modo in cui la sua figura si inserisce nell’attuale panorama dello spettacolo italiano. Lei, che nel corso della carriera ha saputo trasformarsi e reinventarsi esteticamente e interiormente, è in pieno controllo del suo essere. Conoscendo le cose fondamentali della vita, le giornate corrono in modo più fluido.
Anna Oxa, nata il 28 aprile del 1961 nella sua Bari, sotto il segno del Toro, ha avuto il piacere di raccontare i suoi esordi. In una modesta famiglia di origini albanesi con otto figli al seguito, ha conosciuto la morte del padre, un rifugiato politico, quando aveva soltanto otto anni.
“Io vedevo solo la strada di casa e il cortile, e cantavo. Ero innocente, pulita e, se oggi mi posso fare certe domande sull’esistenza, è grazie a quella bimba che è venuta passo passo con me, che suona con me”. Poi i primi passi nel mondo della musica a 14 anni, con la guida del maestro e i primi approcci ai pianobar nei locali, quando esibiva un repertorio degli anni Venti.
“I suoni emergevano come quando, dalle cascate, si formano altri rigoli di acqua che prima non c’erano”, ha raccontato. La rapida ascesa al successo l’ha catapultata in un mondo che ha dovuto affrontare con l’impertinenza dell’innocenza adolescente. A 16 anni la prima delle 14 partecipazioni al Festival di Sanremo, che si è conclusa con il trionfo dell’indimenticato inno Un’emozione da poco. Le altre due vittorie nel 1989 e nel 1999 e le alte vette che la sua personalità è riuscita a toccare. Stimata e apprezzata, ma sempre nella sua maniera, talvolta trasgressiva, talaltra mite.
Una vita altalenante, scandita sempre al netto delle sue decisioni. Una vita profonda, quella di Anna Oxa, che oggi è focalizzata sull’importanza della ricerca spirituale dell’anima lontana dagli schermi, immersa nella natura svizzera. “È una casa bellissima in un posto meraviglioso. Ci sono le montagne, ruscelli, cascate, boschi, animali e un’immensa biodiversità di fiori e piante. Qui vedi tutto: l’inverno, la neve, il freddo, la primavera. Stare nel movimento della natura è essenziale per stare nel processo creativo”.
Con tre mariti e due figli alle spalle, Francesca e Qazim, avuti con il batterista dei New Trolls Gianni Belleno, Anna Oxa sa cosa cerca in ambito sentimentale, e può convivere con l’assenza dell’amore. “I matrimoni sono stati parte di cose che vivevo in quel momento. Oggi dico che due persone possono creare insieme, vivere intensamente. Ma molte volte uno dei due serve per stimolare all’altro la fiamma persa”.
Riflettendo sulla sua lontananza dallo spettacolo, al Corriere della Sera ha svelato un dettaglio interessante: “Da anni, non sono in tv, eppure, ho un pubblico enorme, e sono sui giornali anche se non dico niente”. Nonostante viva in una particolare quiete sensoriale, la storica voce non ha smesso di riflettere sugli accadimenti che l’hanno tenuta distante dai riflettori.
“Da quando nel 2013 mi sono fatta male a Ballando con le stelle, la Rai mi ha chiuso le porte, anche se io ho fatto causa solo nel 2019, perché comunque l’ufficio legale bloccava tutte le richieste dei programmi che mi volevano. Questa come la chiamate: non violenza? Ma io sono tranquilla, faccio la mia arte, la gente mi segue lo stesso”.
Secondo la cantante, infatti, la Rai avrebbe posto un vero e proprio “veto” sulla sua persona, che potrebbe averla portata all’esclusione dal Festival di Sanremo. E del dolore ha parlato poi in maniera più sentita, perché uno dei suoi più grandi punti è stato strumentalizzarlo in suo favore, cercando di non farsi sopraffare ma, al contrario, di dominarlo.
“Ho dovuto imparare a convivere con il dolore ma trasformandolo e tramutandolo, suonando, cantando. Ho dovuto far sì che questo dolore diventasse una nota nel mio canto. E quindi ho sempre cercato di non pesare sugli altri”. Uno degli argomenti a cui ha fatto riferimento è lo shock della perdita della madre, avvenuta circa vent’anni fa.
“Io ho smesso di avere dei momenti. Da un po’, vivo in un flusso continuo, in un presente dove non c’è un prima o un dopo. Non faccio più caso a quanto tempo scorre, m’interessa di più usare il tempo per non sprecare la vita e per capire chi sono”.
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