È uno dei più importanti divulgatori scientifici italiani, mestiere che ha avuto in eredità da suo padre, Piero Angela. Da tanti anni ormai Alberto Angela entra nelle case dei telespettatori a parlare di storia, scienza, letteratura. Dietro le spalle ha anche una formazione importante: frequenta il liceo in Francia e si laurea in scienze naturali alla Sapienza di Roma. Cum laude, ovviamente.
Alberto porta (bene) sulle spalle il peso della cultura e gli italiani ripongono il lui la massima fiducia in tal senso. Lo ascoltano con la bocca spalancata super convinti di ogni parola che esce dalla sua bocca. Forse però non tutti sanno che anche lui, all’inizio della sua carriera accademica, ho avuto qualche piccola difficoltà.
È proprio suo padre, Piero Angela, a far presente la questione in un’intervista: “Alberto è stato bocciato in quinta elementare. Se uno non fa bene deve essere punito”. E poi continua: “Oggi si tende a dare la colpa agli insegnanti. Se un alunno non va bene è giusto che ripeta l’anno. Ad Alberto la bocciatura è bruciata molto, ma gli ha innescato una spirale virtuosa”.
Nessuno se lo aspettava. Non da Alberto Angela che ogni giorno si fa fautore della cultura. Eppure, come sottolinea anche il padre, a volta sbagliare ti dà la forza di fare meglio. Poi in occasione della pubblicazione del libro “Cleopatra”, Alberto ebbe modo di esprimersi al riguardo: “Attenzione. Era una scuola molto rigida, non è che sono stato bocciato perché non studiavo. Era stato molto complicato, avevo fatto un esame e sono stato bocciato per un punto”.
Ecco che ancora una volta la famiglia Angela ci dà una lezione importante: sbagliare è fondamentale per capire qual è il modo giusto per far meglio. È sbagliato pretendere di saper fare tutto subito: guardate Alberto Angela. Quel giorno in cui fu bocciato in quinta elementare, non credeva certo che sarebbe diventato un importante divulgatore scientifico italiano. Eppure adesso può raccontare questa storia con il sorriso.
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