Cesare Adolfo Bocci, per tutti Cesare Bocci, è noto al pubblico televisivo come l’interprete eccellente di Mimì Augello, fedele collega e amico del Commissario Montalbano. Cesare si è scoperto amare il mestiere dell’attore a 23 anni e, possedendo una personalità fuori dal comune, ha trovato nella recitazione il modo migliore per esprimersi. Bocci ha conseguito una laurea in geologia nel 2010 per dare un grande insegnamento alla figlia: le cose che si iniziano si portano a termine.
Cesare Bocci, marchigiano di nascita, è cresciuto con i genitori, la sorella Anna Rita ed il fratello Gaetano. Scoperta la sua ambizione per lo spettacolo, ha lavorato per otto anni con la compagnia teatrale della Rancia di Tolentino, con cui ha sviluppato le sue capacità artistiche. Il teatro è stato infatti il trampolino di lancio. Trasferitosi poi nella capitale, nel 1988 arriva in tv con la serie Zanzibar e nel 1997 entra nel cast di Un posto al sole nei panni dell’investigatore Attilio.
Cesare Bocci: anni, altezza, peso, moglie, vita privata
Ma è il ruolo del vice commissario Mimì Augello che lo consacra al grande pubblico: l’arguto siciliano con l’eterna passione per le donne è ormai nei cuori di tutti. Cesare ha il ruolo ne Il Commissario Montalbano, interpretato dal collega Luca Zingaretti, dal 1999. Indimenticabili sono anche i suoi personaggi ne la fiction Mediaset Elisa di Rivombrosa, Provaci ancora prof!, Una grande famiglia e ne L’isola di Pietro con Gianni Morandi. Cesare Bocci è nato a Camerino, nelle Marche, il 13 settembre del 1957, sotto il segno della Vergine.
Lavorare con il mitico Camilleri per Cesare Bocci è stato un grande onore: “Prima di essere il nostro sceneggiatore, era il grande scrittore, perciò io non ero molto rilassato con lui. Ma lui ci metteva a nostro agio. Un giorno eravamo a pranzo, la sera prima era andata in onda una puntata molto forte sul commercio di organi. Gli dissi: Buongiorno maestro, mi rispose: Tu ieri sera hai fatto piangere a mia e a mia moglie. Uno dei più grandi complimenti mai ricevuti!”. L’attore ha saputo caratterizzare il personaggio dei libri proprio come l’autore si era immaginato quel Mimì Augello.
Cesare Bocci è alto 181 centimetri per un peso di 75 chili e nel 2018 si è buttato con grande determinazione nella gara televisiva Ballando con le stelle vincendo l’edizione assieme alla maestra Alessandra Tripoli. Una vera e propria soddisfazione personale e la dimostrazione concreta dell’affetto dei fan. Se nella fiction il suo personaggio è un instancabile donnaiolo, nella sua vita privata Cesare è sempre rimasto fedele e innamorato di Daniela, classe 1964.
Dal 1993 infatti l’attore che interpreta Mimì Augello è impegnato con Daniela Spada, una donna al di fuori del mondo dello spettacolo, diplomata in pasticceria e che gestisce con dedizione una scuola di cucina. Daniela lavora inoltre come graphic designer e si è esposta alle telecamere soltanto durante la finale di Ballando con le stelle, esibendosi con il compagno in un romanticissimo valzer. Cesare e Daniela hanno una figlia: Mia nata il 26 marzo 2000. Purtroppo la coppia ha dovuto vivere un periodo estremamente impegnativo e doloroso appena dopo una settimana dalla nascita della loro bambina.
La compagna di Cesare Bocci è stata colpita da un ictus post-partum e a soli 36 anni si è ritrovata in coma per 28 giorni, risvegliandosi senza più ricordi. L’attore ha raccontato ad un’intervista a Vanity Fair le sue emozioni riguardo l’accaduto: “Dany rimase in coma per venti giorni, poi due mesi in neurologia, infine in una clinica di riabilitazione. All’inizio non riusciva neanche ad alzarsi. Ma, a dispetto di ciò che dicevano i medici, io ero sicuro che si sarebbe ripresa, so che è una combattente”.
Bocci è rimasto profondamente segnato dalla vicenda della compagnia ma ha ammesso che la malattia li ha resi molto più forti e uniti di prima:”In quel momento stavo leggendo Montalbano. Sento che mi dice “mi fa male la testa” e poi inizia a urlare. Lì è cambiato tutto. La portiamo al pronto soccorso, ma i medici hanno pensato che fosse una crisi di nervi. La tac gliel’hanno fatta un’ora e mezza dopo. Poi è entrata in coma. Per me è stata una cosa che all’inizio non riuscivo ad accettare, fino a quando non ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti. Quando si è risvegliata, è partita la fase del recupero”.
Il racconto di Cesare Bocci in diretta da Silvia Toffanin a Verissimo è poi proseguito: “Lei era paralizzata dalla parte destra, non poteva parlare, non poteva concentrarsi. Tante le difficoltà corse nel risveglio dal coma, una fra tutte è stato il recupero dei rapporti con le persone e, in particolare, con la figlia che non riusciva a riconoscere: lei non sapeva neanche di essere mamma, vedeva le foto di Mia e non la riconosceva. Per due anni, non ha potuto curarla. La bambina non la riconosceva, perché era cresciuta con me e con la tata. Abbiamo dovuto rivolgerci a degli psichiatri”.
Attualmente i due sono innamoratissimi, vivono insieme al loro cane Rocco e sembrano due ragazzini. Cesare Bocci non si sente toccato dall’associazione del pubblico Rai con un fantomatico Don Giovanni: “È il personaggio, figuriamoci. Mia moglie ci ride sopra. Noi siamo felicemente uniti da 26 anni. Lei prima era molto gelosa, ora non c’è stato più spazio o tempo per disperdere energie”.
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