Lei lo ha definito un vero e proprio “viaggio di dolore”, si tratta però del lungo cammino che l’ha condotta alla luce. Una luce che tuttavia è sempre stata visibile, nel suo sguardo straripante di vita e nel suo irresistibile e contagioso sorriso. Chiara Giordano negli ultimi tempi è davvero rinata ed è anche grazie ad un nuovo amore.
Basta etichettarla esclusivamente come l’ex moglie, lasciata, di Raoul Bova nonché mamma dei suoi due eredi maggiori (Alessandro Leon, classe 2000, e Francesco, 2001). Il loro matrimonio è durato fino al 2013, per 13 anni, ed erano insieme da molto prima. Una storia sicuramente importante, ma Chiara Giordano è molto altro.
Chiara Giordano oggi, nuova vita per l’ex di Raoul Bova
Chiara Giordano è nata a Roma il 5 agosto 1973, sotto il segno del Leone, è alta all’incirca 170 centimetri per un peso che si aggira sui 55 chilogrammi e, grazie all’attuale passione per la danza, non è mai stata tanto in forma. Nel corso di una freschissima intervista al Corriere della Sera, ha definito anche questa disciplina che ama come un viaggio. Il viaggio che le ha permesso di scoprirsi come donna, oltre che come moglie e madre.
Gli allenamenti di danza faranno sicuramente il grosso, ma anche l’amore rende belli. Parte del merito dunque va anche al baldo Andrea Evangelista, nuovo amore di Chiara. Classe 1987, è 14 anni più giovane della bella veterinaria. Un fatto poco evidente, e che non interessa e nessuno dei due, sempre spensierati quando sono insieme. Lui è un noto ballerino e coreografo della tv, ha lavorato ad esempio per I fatti Vostri e Domenica In.
Grazie alla sua laurea in Veterinaria, la Giordano adesso è anche diventata la Dottoressa Giordy su Tim Vision ed è sempre alle prese con la cura di animali di ogni tipo divertendo ed appassionando il pubblico. Visitando il suo profilo Instagram, dove raccoglie decine di migliaia di amici e ammiratori, è impossibile non sorridere con lei. La sua luce, quella di cui ha parlato al quotidiano, è palesemente contagiosa e nessuno ne resta immune.
Pensare che un tempo sembrava seria e alquanto ombrosa. “Passavo per austera, severa. Lo sono anche, sul lavoro. Ma, a lungo, sono stata concentrata a essere la moglie perfetta, la mamma perfetta, poi, capisci che fare tutto giusto è l’errore peggiore e che devi ascoltare la tua natura”, ha spiegato al giornale. Poi è arrivato il suo viaggio verso la luce: “È stata la cosa più bella della mia vita, ma è stato un viaggio di dolore. È iniziato con una botta enorme, con la fine del matrimonio”, riferendosi ovviamente a quello, l’unico, con Raoul Bova.
La veterinaria danzante ha poi continuato: “Mi sono rinchiusa in me e data un tempo per guarire. Mi avevano insegnato a eseguire, obbedire, pensare prima agli altri, ma quando ti arrivano le botte, dici ‘Sapete che c’è, ora mi ascolto io’. Da piccola, volevo ballare, facevo danza classica. Allora, mi sono iscritta a un corso di ballo, una cosa mai pensata, perché non stava bene che ballassi”. Ed ecco l’esordio di una passione, una salvezza.
Grazie al ballo è arrivato Andrea Evangelista. Una passione, tira l’altra. “L’ho conosciuto nel mondo delle gare di ballo. Ci sono persone che ti stanno simpatiche a prima vista. Io, in effetti, avevo avuto uomini poco solari. Ora, voglio un uomo sorridente, allegro e felice come me. Ci siamo rivisti l’anno scorso, quando giravo Giordy ed ero aperta al mondo, avevo trovato anche la mia strada professionale. Rivederlo è stato proprio bello”.
Sulla differenza di età ha spiegato “Non sapevo quanti anni avesse, perché quando balli, comunichi con altro. Sono energie che si incontrano. E la differenza di età è un peso se c’è differenza di esperienze, ma se io parlo e tu mi capisci, non si sente”. Poi le è stato chiesto se fossero già passati alla convivenza. “Io ho la mia casa con i miei figli, anche se studiano fuori Roma. Poi, chiaro, noi due facciamo avanti e indietro”, ha raccontato.
Nominati i figli, l’intervista è virata su loro e quello che fanno oggi. Ma anche su come la madre ha gestito la separazione: “Ho capito che non bisogna aver paura di farli soffrire. Se fai finta che vada bene, non imparano niente. Se ti vedono cadere, rialzarti, troveranno la chiave anche loro. Mi hanno vista arrabbiarmi, mi hanno vista trattenermi. Piangere meno, sono stata pudica nella sofferenza, ma li ho coinvolti sulla rinascita, nelle gare di ballo, nella lettura dei copioni di Giordy”, ha svelato saggiamente. Ora i due eredi sono felici e liberi.
“Il grande studia illustrazione digitale a Milano, il piccolo musica elettronica a Berlino. All’inizio, ero quella che suggeriva di iscriversi a Marketing, poi mi sono detta ‘cosa sto facendo, sto convincendo i miei figli a fare cose che non gli piacciono?’. La passione è il motore per fare tutto: se sei spento dentro, sei triste anche se stai nel castello. L’ho capito con il ballo, quando ho iniziato a esprimere me stessa e, ora, Alessandro si esprime con il disegno, Francesco componendo musica. Viviamo lontani, ma siamo più connessi di prima”, ha poi aggiunto.
Il suo ‘viaggio di dolore’ è durato: “Tanto. Però, grazie ad una brava psicologa, ho lasciato andare la rabbia in fretta. Il dolore è durato sei, sette anni. Ho letto tanto, anche sulle favole, che mi hanno fatto capire che c’è sempre qualcosa di bello che ti aspetta, se te lo crei. Io ho dato spazio alle mie passioni, agli animali con il lavoro, e al ballo nella vita: con quello non smetterò finché non mi cascano le caviglie”. Chiara Giordano è risorta dalle sue ceneri come solo una fenice può fare. Nessuno, neanche lei da sola, l’ha vista tanto bella.
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