Se solo suo padre, il leggendario maestro Vittorio, potesse assistere a tutto questo. Sicuramente lui ci pensa spesso. Christian De Sica ha rilasciato una freschissima intervista a Il Messaggero, durante la quale ha detto cosa ne pensa della maggioranza degli interpreti che compaiono nelle numerose fiction del piccolo schermo.
Sia chiaro, non voleva affatto peccare di superbia o mettersi al di sopra degli altri. Lui stesso spesso, come il collega Claudio Amendola, ha detto di aver recitato in produzioni piuttosto commerciali, sebbene mettendoci sempre del suo. La formazione non va sottovalutata, mai. Inoltre Christian De Sica tornerà presto a lavorare.
Christian De Sica, la pesante critica
“Ti basta accendere la televisione per vedere tanti, troppi attori non professionisti, scritturati soltanto in base al numero dei follower che hanno sui social”, ha affermato in tono disincantato Christian De Sica, utilizzando la trasparenza che lo ha sempre reso speciale e divertente. Poi ha aggiunto comicamente: “E grazie che sono dei cani”. Un’osservazione pungente quanto veritiera che soltanto chi ha la coda di paglia può ritenere falsa.
Poi l’intervista ha cambiato focus: “Un Cinepanettone? Non proprio”, ha svelato. “Ho immaginato una storia più adatta a noi, a chi siamo oggi. La storia di due vecchi attori di cinepanettoni. Due tromboni rincogli*niti”. Il regista più papabile? Sembra si farà tutto in famiglia. “Mi piacerebbe che a dirigere il film fosse mio figlio Brando, che gira ora a Napoli una storia d’amore horror”, ha concluso il mitico attore con un certo orgoglio.
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