Il carcere è ormai una certezza per Gabriele Paolini, il famoso ‘disturbatore’ della televisione. Induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedo-pornografico e tentata violenza sessuale su minore i reati per cui è stato infine condannato. La condanna equivale a 5 anni di detenzione in via definitiva con sentenza della Cassazione. In queste ore, l’ultimo ‘addio’ sui social.
Tutto è iniziato nel 2013, quando Gabriele Paolini aveva una relazione con un ragazzo di 17 anni. Gli inquirenti lo accusavano di aver indotto più di un minorenne ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di regali o anche denaro. Il condannato, tramite il suo profilo Instagram che conta più di un migliaio di follower, ha dedicato la sua “ultima dichiarazione pubblica” proprio a quel giovane.
Gabriele Paolini condannato in via definitiva: va in carcere
L’incriminato era già stato in carcere nel novembre 2013, tornato però libero dopo qualche mese con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Nel 2017 era stato poi condannato a 5 anni dai giudici della V sezione del Tribunale di Roma. Tale sentenza ora è stata confermata dalla Terza Sezione della Corte d’Appello. Il pm Claudia Terracina inoltre aveva avanzato la richiesta di reclusione a 6 anni, perché Gabriele Paolini aveva pagato i ragazzi per convincerli anche a filmare i rapporti sessuali.
“Come difesa dico che è stata un’occasione perduta da parte dell’ordinamento giuridico italiano, in cui vi è una discriminazione in base all’orientamento sessuale”, ha affermato con sicurezza Lorenzo La Marca (avvocato di Gabriele Paolini) durante un’intervista rilasciata all’AdnKronos. Nel frattempo il cosiddetto disturbatore televisivo ha pubblicato sui social un video nel quale si rivolge a Daniel, la principale vittima dei reati. “L’ho amato come il sole, con la consapevolezza che avesse 17 anni”, ha rivelato nella clip.
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