Un reality lungo più di vent’anni, e destinato a sopravviverne probabilmente molti altri, non può rimanere lo stesso. Tantissimi nostalgici telespettatori rimpiangono il format ideato per le prime stagioni, esperimento che aveva interessato gran parte del pubblico facendo ascolti esplosivi. Ma, naturalmente, le epoche sono diverse e la consapevolezza dei concorrenti, soprattutto se già noti, è diversa. Come per il GF Vip adesso. Show che nasconde un meccanismo non visibile a tutti, di cui ha parlato il capo-progetto Andrea Palazzo.
Questa evoluzione del sistema televisivo è riscontrabile anche in Uomini e Donne di Maria De Filippi. Prima ci si presentava in televisione, sì, per farsi notare ma anche per un’ingenua curiosità. Difficile scoprire cosa sarebbe successo poi, ora non è più così e lo dobbiamo pure ai social. Ora i tronisti sperano di guadagnare follower ed i vipponi al del Grande Fratello provano a rialzare la fama e il conto in banca simulando, a volte, anche coscientemente, le dinamiche. Una disincantante collaborazione con gli autori? Non proprio, come ha svelato Andrea Palazzo.
GF Vip, quello che il pubblico non vede
Mai come quest’anno, il GF Vip ha mai vestito tanto i panni di soap. L’ideale alla Truman Show da anni è stato sostituito da questa nuova modalità. Uno dei volti che si nasconde dietro a quest’avventura, che da ventidue anni cambia forma, è Andrea Palazzo.
Tutti gli ex gieffini del Grande Fratello lo conoscono, è lui a selezionarli. Quando tutto finisce non li vede più, niente legami. Solo con Pietro Taricone c’era un’amicizia. Lui è il braccio destro di tutti i numerosi conduttori televisivi che hanno lavorato per il reality di Cinecittà.
La spontaneità di tempo è stata spazzata via da un reality che assomiglia più a una fiction. Lo ha spiegato lui stesso ad Oggi. Niente copioni solo una accurata selezione dei concorrenti. “Oggi c’è una consapevole complicità tra chi si affida al gioco e noi, che facciamo una scommessa su quello che potrebbe succedere facendolo entrare. Siccome le dinamiche umane sono imprevedibili, la scommessa non la perdi mai perché se lui va in una direzione non prevista, puoi andargli dietro. Ci limitiamo a inserire degli ‘attivatori di storie'”.
Una spiegazione che il pubblico, sempre più sospettoso, aspettava da tempo. “Per dirne una i concorrenti della prima edizione erano 10, quelli di questa 38. E 38 persone ti cambiano regole e dinamiche, col tempo diventate simili a quelle delle soap”, ha spiegato.
“Non mi è capitato di tenere i contatti con loro. Avevo un legame speciale con Pietro Taricone, racchiudeva in sé tutto ciò che il Grande Fratello ha provato a raccontare in questi anni. Per il resto, dopo i provini io sparisco”, ha infine concluso Palazzo.
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