A seguito del trionfo di Giorgia Meloni alle elezioni dello scorso 25 settembre, il centro destra ha preso in mano il governo e, come ogni volta, c’è qualcuno che esulta ed altri che si disperano, come chi invece ritiene non sia poi cambiato molto. Nel corso di un’inedita intervista al Corriere della Sera, Andrea Giambruno ha raccontato il loro futuro in qualità di coppia e di famiglia. Quella che lui e la politica hanno dalla nascita di Ginevra, nel 2016.
Per cominciare scherzando, Andrea Giambruno ha spiegato di non sapere come chiamare il suo ruolo, visto che non c’è, ancora, una specifica definizione. “Una dicitura per l’equivalente maschile di First Lady non c’è. Quindi, Aspettiamo un neologismo dello Zingarelli?”, le sue parole divertite e piene di orgoglio per la compagna Giorgia Meloni e il suo grande traguardo. Sono una coppia da nove anni e, adesso, il loro quotidiano cambierà di certo.
Giorgia Meloni, la scelta con compagno e figlia
“Sono felice, è qualcosa di epocale. Per Giorgia, è il completamento di un percorso lungo trent’anni. Per nostra figlia, è una pagina di storia che, quando sarà grande, la renderà orgogliosa di sua madre”, ha detto entusiasta. Insieme sono una squadra, nella crescita della figlia Ginevra. Solitamente sono io che porto la bimba a scuola e vado a prenderla. Faccio il giornalista a Studio Aperto, lavoro sempre di sera e torno a casa all’una di notte”, un orario comodo per fare il papà: “Ciò mi permette di essere il più libero dei due di giorno, quando faccio il papà”.
Ma ciò non toglie che anche la Meloni riesca ad accompagnare la figlia a scuola o altro. “Giorgia fa ottimamente la mamma quando non ha altri impegni. Ci dividiamo non dico equamente, ma quasi”, ha specificato lui. Ma ora, certo, sarà ancora più impegnata, la loro vita sarà diversa sotto molti aspetti. Trasloco a Palazzo Chigi in vista?
“Non credo proprio. Crescere una figlia in un palazzo tipo Versailles? Anche meno, grazie. Una casa l’abbiamo”. Poi ci saranno i viaggi all’estero, la accompagnerà se lei glielo domanderà, altrimenti, “non smanio per esserci”.
“Di sicuro, non sono tipo da copertine, foto patinate, infatti nei nove anni con Giorgia abbiamo sempre separato gli ambiti lavorativi”, ha raccontato ancora Andrea Giambruno. Sul fronte nozze, non ci siamo proprio, c’è altro a cui pensare. “Questo non è il momento di pensare al matrimonio, le priorità sono altre. Il diamante è Giorgia. Un diamante ormai sgrezzato, una fuoriclasse, pronta a fare il premier, pronta a guidare il Paese”, ha infatti rivelato.
Ma il giornalista è davvero di sinistra? “Non sono di sinistra, ma abbiamo opinioni divergenti alcuni dei temi etici, come il suicidio assistito. Penso che lo Stato debba riflettere se sia giusto che una persona possa morire a casa sua o sia costretta ad andare in Svizzera”, ha detto il compagno di Giorgia Meloni. “Non c’è alcuna discussione” invece, per quanto riguarda l’aborto, nessuna divergenza: “Non troverà una riga in cui Giorgia contesta la 194”.
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