Da un po’ non lo sentiamo più giudicare pungentemente gli outfit delle star in diretta sul piccolo schermo come parlare di diversi argomenti nei tanti salotti televisivi che lo hanno ospitato negli ultimi anni. Giovanni Ciacci con la sua barba turchina è diventato un simbolo per i telespettatori che presto lo vedranno debuttare in uno show che chiunque conosce, ma totalmente nuovo per lui che inoltre ha raccontato di essere affetto da una malattia.
Due scoop in un’unica lunga intervista che Giovanni Ciacci ha rilasciato nelle ultime ore al periodico diretto dal giornalista e conduttore televisivo Alfonso Signorini, suo caro conoscente di vecchia data. Una chiacchierata, questa, che ha regalato al costumista dello spettacolo la possibilità di liberarsi di un grande peso, che fa ormai parte della sua quotidianità da tempo. Ma non solo, il 51enne senese ora potrà rimettersi in gioco in televisione.
Giovanni Ciacci: “Sono sieropositivo”
“Sono sieropositivo e mi piacerebbe parlarne”, ha esordito Giovanni Ciacci con la rivista. “Negli Anni Ottanta la parola Hiv era sinonimo di morte. Le cure antiretrovirali non si erano ancora trovate e moriva un sacco di gente. Per chi si infettava la sieropositività era solo l’anticamera dell’Aids, che lo avrebbe condotto dritto al cimitero”, parole molto importanti le sue. Parlare di questo argomento lo avrà sicuramente liberato ed aiutato dei lettori. Proprio per la sua condizione, Alfonso Signorini ha ritenuto fosse il momento di sensibilizzare il suo pubblico.
L’ex volto della trasmissione televisiva Detto Fatto poi ha proseguito. “Ora con le cure il tasso virale nel sangue viene annullato e non ci si ammala più di Aids. Certo, si muore ancora: chi non può o non vuole curarsi o chi si accorge tardi della sieropositività, magari in Aids conclamato.In tal caso è difficile intervenire sulla malattia”. Un racconto affidato a Alfonso Signorini, che finita l’intervista gli ha fatto un annuncio: “A proposito di programma importante lo sai che c’è il GF Vip 7 che t’aspetta? Ti comunico che sei il primo concorrente ufficiale”, ha detto.
“Sono un vippone? Accenderò un faro sulla malattia, sarà la prima volta che si parlerà di Hiv in un programma di prima serata. Tu e Mediaset mi avete dato una possibilità e voglio ringraziarvi. Per la prima volta nella storia di un reality un sieropositivo potrà far parte del cast. Sei un pioniere, farai la storia”.
“Conosco dei colleghi che in passato sono stati esclusi dai reality proprio perché avevano l’Hiv. Grazie a te non saremo più ghettizzati. È un grande passo verso la civiltà”, ha risposto commosso e onorato lui. Insomma, è una notizia più che confermata.
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