Aveva mosso i primi importanti passi nel mondo della recitazione anche grazie alla collaborazione con il regista Peter Brooks, scomparso per ironia della sorte lo scorso 2 luglio alla veneranda età di 97 anni. Dopo i lavori con quest’ultimo punto cardine del cinema John Steiner era anche volato in Italia per lavorare con Carlo Verdone in Troppo forte (1986), ma pure con Tinto Brass e varie altre icone del jetset nostrano. È morto il 31 luglio scorso.
Una perdita che sta, naturalmente, avendo risonanza a livello internazionale e che sta affliggendo parecchio gli italiani. Ricordiamo John Steiner, che del Bel Paese aveva in parte fatto la sua grande fortuna, recitare anche al cospetto di Lucio Fulci, Dario Argento e, all’estero, Tomas Milian, morto nel 2017, Orson Welles, scomparso nel 1985. Dopo una carriera di grande successo, che aspettava anche altri traguardi, ha poi, invece, cambiato vita.
John Steiner, addio all’attore
John Steiner era nato a Chester (Regno Unito) il 7 gennaio del 1941 ed è venuto a mancare all’età di 81 anni ed oggi in tantissimi lo stanno piangendo a gran voce. La notizia è arrivata alle orecchie dei media solamente oggi. Una perdita che fa male all’intero mondo dello spettacolo. L’ultimo lungometraggio al quale aveva lavorato fu il famoso Paprika (1991) targato Tinto Brass con il quale aveva lavorato varie altre volte e, dopo, il cambio di vita.
Lasciata l’Italia, di conseguenza, ha anche abbandonato il cinema ed il piccolo schermo. Partito alla volta degli Stati Uniti, l’attore ha deciso subito di stabilircisi definitivamente. Oltreoceano ha così, a partire dagli anni ’90, dato inizio ad una nuova vita, completamente differente dal quotidiano vissuto fino a quel momento, divenendo un agente immobiliare. Tutti però non hanno smesso di ricordarlo e dopo la sua morte lo pensano ancor di più.
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