Con Halleluja di Leonard Cohen si sono conclusi i funerali di Nadia Toffa. L’amata iena saluta il mondo così, circondata da tutte le persone che l’anno amata e l’hanno conosciuta, anche per poco. Appena compiuti 40 anni, Nadia lascerà un forte vuoto, soprattutto nella sua famiglia che, distrutta, affronta questo durissimo giorno con la dignità e la fragilità di chi deve dare l’addio più difficile. Mamma Margherita straziata, segue la bara bianca, in un pianto di dolore che risuona su tutto.
Nel Duomo di Brescia, dove è stata celebrata la cerimonia funebre, la bara si muove attraverso centinaia di persone accorse per stare vicino a Nadia nell’ultimo saluto. Nadia si è sempre preoccupata per la madre, e per non volerla vedere soffrire. Adesso purtroppo il dolore è inevitabile, lacerata dalla perdita inizia da oggi la sua battaglia personale per evitare che tutto ciò che Nadia ha voluto non venga dimenticato.
Amici, colleghi, conoscenti: un bagno di folla. Sulla pagina Facebook “Le Iene” hanno seguito l’evento in 10 mila. A officiare la messa è stato il parroco della “terra dei fuochi”, Maurizio Patriciello con in dosso la maglietta con la scritta ‘Io esco pazzo per te’ in tarantino; simbolo del progetto benefico voluto dalla Toffa con cui è stato finanziata la costruzione un ospedale pediatrico oncologico.
Davide Parenti ha deposto sulla bara bianca la cravatta nera, simbolo della redazione delle Iene, che si stringe in un lungo cordoglio per l’amica e collega. Durante il funerale don Maurizio Patriciello ha raccontato l’impegno umanitario di Nadia, ma soprattuto il carattere e la determinazione che ha dimostrato nel vivere ‘il brutto male’ come lo chiamano a Napoli, dandogli il suo vero nome ‘cancro’ che ha tanti fa paura ma che per lei è stato vessillo di coraggio e forza.
Lottando fino all’ultimo Nadia è stata amata da Nord a Sud entrando nei cuori di tutti. Al termine del funerale un lungo applauso ha accompagnato il feretro. “Ciao, guerriera!”
Nadia Toffa, cosa hanno messo sulla sua bara prima del funerale