Una vita passata dietro le quinte dello show business come produttrice discografica con centinaia di artisti scoperti e altrettanti consacrati sotto la sua guida e un successo televisivo arrivato solo in tarda età. Mara Maionchi (Bologna, 22 aprile 1941) ha iniziato la propria carriera nel mondo della discografia nel 1967, come segretaria dell’ufficio stampa dell’Ariston Records di Alfredo Rossi, collaborando con Ornella Vanoni e Mino Reitano. È sposata con Alberto Salerno (figlio di Nicola Salerno, che fu uno scrittore di canzoni di grande successo come Torero, Tu vuo’ fa’ l’americano, Guaglione, Non ho l’età e Un ragazzo di strada) e ha due figlie, Giulia e Camilla, che oggi sono le sue addette stampa.
Nel 1969 è approdata alla Numero Uno, casa discografica fondata da Mogol e Lucio Battisti. L’esperienza con la coppia di autori l’ha condotta quindi, negli anni settanta, alla Dischi Ricordi, dove è diventata scopritrice di talenti, come la cantante Gianna Nannini. Diventa in seguito direttrice artistica, seguendo il percorso musicale di Fabrizio De André e Mia Martini. Nel 1981 ha ricoperto l’incarico di direttrice della Fonit-Cetra e, nel 1983, ha fondato con il marito la casa discografica Nisa. In questo periodo scopre e lancia il cantautore Mango.
Sul finire degli anni novanta scopre Tiziano Ferro tra i partecipanti all’accademia di Sanremolab, lo lancia e produce i suoi primi tre album. Conclusa l’esperienza con la Nisa nel 2007, la Maionchi fonda l’etichetta Non ho l’età insieme con Alberto Salerno, Camilla Salerno e Giulia Salerno, con lo scopo di aiutare e far emergere nuovi talenti musicali. Nel 2008 è chiamata a vestire i panni di giudice del talent show di Rai 2 X Factor, insieme con Morgan e Simona Ventura e, a fine anno, conduce l’edizione del sabato della trasmissione Scalo 76, in coppia con Francesco Facchinetti. La popolarità derivante dalla sua presenza nel talent show l’ha portata ad essere oggetto, in più programmi televisivi, di parodie che sottolineano il suo carattere pugnace e la sua propensione al turpiloquio.
Nel 2009 viene riconfermata giudice di gara per la seconda edizione di X Factor e per la terza, stavolta affiancata da Morgan e Claudia Mori. Nella quarta edizione, risulta l’unico giudice originario confermato, al fianco dei nuovi aggiunti Elio, Enrico Ruggeri ed Anna Tatangelo. Nel 2010 debutta come attrice nel film natalizio di Aldo, Giovanni & Giacomo La banda dei Babbi Natale, interpretando l’insopportabile suocera di Aldo. Francesco Facchinetti nella 6° puntata di X-Factor 4 lancia su iTunes il 13 Ottobre 2010, il primo singolo della discografica, “Fantastic”;un divertente remix dance che mescola l’elettronica con la voce di Mara Maionchi. Il ricavato della canzane andrà in beneficenza.
Produttrice discografica, talent scout, volto e giudice di XFactor, Mara Maionchi (1,70 centimetri di altezza) si è confessata in una intervista al Fatto quotidiano e ha parlato di suo marito, più giovane di 10 anni, con cui è sposata da 42: “Lui 26, io 35”, “Mi sono detta che il matrimonio è una cosa talmente complicata che l’età non può essere da sola un discrimine”.
E sul sesso: “Siamo destinati a tramontare, a un certo punto il sesso sparisce dalla testa, non ci pensi più”. La libertà sessuale “è stata importante ma non si è capito a che punto fermarsi” e ora è “troppo”, “il sesso è un aspetto della vita che riguarda la giovinezza, il procreare. E questo ci porta all’infedeltà degli uomini”. Lei il marito che l’ha tradita lo ha perdonato: “Per una cosa di 5 minuti non succede niente”. Il 30 agosto 2011 Mara Maionchi è diventata nonna per la prima volta; sua figlia Giulia ha infatti partorito un bambino di nome Nicolò. Nel 2015 anche la figlia Camilla partorisce: una bambina di nome Mirtilla.
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“È stata un’esperienza che non è stata certo smagliante e che dentro di te lascia un grande segno”, aveva detto la produttrice parlando del cancro al seno operato nel 2015. “Il cancro – continua – è una malattia sempre oscura, non sai mai se si ripropone, come si ripropone, cosa accadrà. Io ne parlo sempre con l’ironia, perché l’ironia aiuta a vivere. Bisogna continuare a fare ricerca contro il cancro e tutti devono ricordarsi che la parola d’ordine è prevenzione. Io mi sono salvata per una botta di culo, anche se sono passati due anni e mezzo e non sono sufficienti per sapere se se ne è venuti fuori”.
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