L’indiscussa sovrana di Mediaset non perde mai un colpo. Chi avrebbe mai immaginato che, in un periodo così critico, Maria De Filippi facesse lo stesso scintille? Ancor più sorprendente è che nel 2020, nonostante l’esplosione del Covid e il lockdown, la società Fascino (dove lavora anche Gabriele, il figlio adottato con Maurizio Costanzo) ha raccolto comunque grandi successi economici.
Italia Oggi ha svelato le cifre incassate da Maria De Filippi e la Fascino (controllata per la metà da lei e per l’altra da Mediaset). Come detto dagli amministratori dell’imponente società, “contro ogni previsione”, nel 2020 hanno portato a casa un risultato in positivo e un utile pari a 6 milioni e 39mila euro. Un evento davvero sorprendente, visto il periodo storico in cui è stato registrato.
Maria De Filippi, i guadagni della Fascino con i programmi tv
Lo stesso quotidiano ha riportato che, nello scorso anno, è stata percepita una “maggiore marginalità rispetto alla redditività storica” considerando che si è registrato anche un forte calo di costi in confronto al 2019. Scendendo nel dettaglio, il valore della produzione, nel 2020, è stato di 65,5 di euro, in calo quasi 10 milioni rispetto ai 75,1 dell’anno precedente. Riguardo invece i costi di produzione, sono scesi a 56,2 milioni: 12,2 in meno sui 68,6 del 2019. Gli utili: 6,39 contro i 4,17 milioni di euro del 2019.
Insomma, tanti numeri ma una sola certezza: anche durante un momento critico e sconvolgente come quello dell’emergenza sanitaria, la moglie di Maurizio Costanzo ha trionfato portando a termine tutte le sue produzioni originali (Amici di Maria De Filippi, Uomini e Donne, Temptation Island, C’è posta per te e il mitico Maurizio Costanzo Show). Da queste ultime la rinomata società Fascino nel 2020 ha totalizzato 59,5 milioni di euro: 2,84 di sponsorizzazioni e 1,5 solamente dalle pubblicità visibili su Witty Tv.
Tuttavia, bisogna anche considerare che, a fronte dei vincenti incassi, ci sono state anche parecchie spese. Per l’esattezza, Maria De Filippi ha speso 13,5 milioni per retribuire il personale autonomo, 9 per il personale assunto (204 dipendenti di cui 4 dirigenti, 24 operai e 176 impiegati), 5,3 milioni per i diritti d’autore di regia e d’immagine, 2,5 per la scenografia e 2 tra alberghi e ristoranti. 3 i milioni versati in imposte: 2,51 di Ires e 450mila euro di Irap. E alla Queen Mary? Un utile di ben 2,5 milioni solamente nel 2020.
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