Ogni volta una missione. Come il predatore nella savana, ogni giorno si appresta a cercare la sua preda, c’è invece Mauro Fortini che insegue un uomo di politica intento in un’intervista televisiva. Perché? Soltanto per posizionarsi alle sue spalle e restare lì, almeno finché non si conclude la sua chiacchierata con la telecamera. Classe 1969, la sua giornata tipo inizia all’alba e si svolge al centro di Roma, tra giornalisti e caos cittadino.
Tanti lo acclamano come fantastico ed inimitabile performer, altri lo prendono per folle. Fatto sta che Mauro Fortini non molla, non ci pensa proprio. Anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, non perde l’occasione di scovare politici mentre sono ripresi. Sostando dietro loro con la penna in bocca. Chi è l’uomo dietro quella che si potrebbe definire ormai una tradizione, performance o soltanto una presa per i fondelli?
Mauro Fortini, chi è il ‘disturbatore’ televisivo
Ormai da tantissimo tempo i giornalisti sono diventati i suoi migliori amici, quelli con i quali ama condividere la giornata (per loro effettivamente lavorativa, per quanto riguarda lui di ‘caccia’). Non è del tutto chiaro se questi ultimi provino lo stesso piacere nel dividere con lui i giorni lavorativi. Si prenderanno il caffè insieme tra un’intervista e l’altra? Probabilmente anche un panino e, di sicuro, anche il pubblico lo adora da sempre.
Oggi grazie ad una video-intervista a Vice, il pubblico può conoscere per in esclusiva il quotidiano di Mauro Fortini: “Sono un presenzialista dei telegiornali, uso sempre penna e taccuino”, ha iniziato così a raccontarsi. “La gente crede che ciò che faccio sia una perdita di tempo, per me è un lavoro, un impegno. Sono apparso su tutte le edizioni dei telegiornali, circa 8mila e 500 e, a livello mondiale, non esiste nessuno come me”.
“Anche se piove, tira vento o c’è un po’ di neve, alle 4:50 faccio colazione, vedo su internet gli appuntamenti politici, prendo il treno e vado al centro di Roma”, ha proseguito il mito televisivo. Ormai la gente per strada gli chiede i selfie quasi fosse un vip. Come ha ammesso, non ha mai lavorato e non ha preferenze in politica. Tuttavia, i personaggi che preferisce ‘pedinare’ sono i politici di centro-destra, “Quelli di sinistra scappano”.
Invece “a Berlusconi non mi fanno più avvicinare”, un’affermazione espressa con la faccia crucciata e delusa. Spesso i giornalisti gli danno una mano “Vai sotto casa di Conte, lì ci stanno un po’ di telecamere” ed ecco lui che corre. Poco dopo una valanga di articoli che lo ritraggono mentre aiuta ad aprire il portone la compagna del politico. Lui si definisce un Forrest Gump, “Ciò che faccio è una grande pazzia, nessuno ci riuscirebbe”.
“Ho lasciato amici, fidanzate (ne avevo una di 86 anni, quella mi è pure morta) per farlo”. Perché lo faccio? Il silenzio è una forma di protesta contro il sistema mediatico. Il messaggio è questo: Io, cittadino comune, mi sono fatto conoscere da milioni di uomini senza raccomandazioni. Sono matto, non stupido. Prima o poi farò il colpo grosso in tv. Lo farò”, ha promesso. Un personaggio unico, e sì, il segno lo sta lasciando, dal 1998.
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