Adesso che entrambi non ci sono più, nonostante il dolore che può provocare la morte di un genitore, Miguel Bosé aveva probabilmente la necessità di liberarsi raccontando tanti retroscena della sua infanzia e sulla sua adolescenza. Così, oggi, il figlio del torero Luis Miguel Dominguin e della diva Lucia Bosé ha scritto un libro.
Si tratta di una scottante e sincera biografia, intitolata El hijo del Capitan Trueno (Il figlio di Capitan Tuono), in cui ha sputato per la prima volta tutte le sofferenze che gli hanno provocato i suoi genitori. Molte di meno quelle su Lucia Bosé, con cui aveva in fin dei conti un buon legame, e soprattutto su Luis Miguel Dominguin.
Miguel Bosé, pesanti critiche ai genitori
La copertina della sua pubblicazione riporta un suo scatto risalente agli anni Ottanta, quando era soltanto un ragazzo. Indosso un cappello da torero, come il padre, ma il suo sguardo emana tristezza. “Il problema che aveva Miguelito sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra ed eclisse causavano”, ha riportato l’agenzia di stampa Efe per presentare il nuovo libro del figlio d’arte nonché artista Miguel Bosé. Il padre, classe 1926, è venuto a mancare nel 1996. Mentre la mitica Lucia, nata nel 1931, il 23 marzo 2020.
Oggi ha perdonato entrambi, ma in passato ha sofferto. Come quando Luis Miguel Dominguin si era mostrato preoccupato del fatto che amasse tanto la lettura: “Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che leggessi molto. ‘Che il bimbo sarà gay, di sicuro’. Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un macho, cacciatore, donnaiolo. Io ero di carattere più lombardo, più sensibile. L’ho perdonato”, si legge tra le pagine di El hijo del Capitan Tueno. Parole fortissime, che evidentemente, prima o poi, dovevano emergere.
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