“Ma che fa, non va bene”. Myrta Merlino, i commenti alla prima puntata di Pomeriggio Cinque

In pochi si sarebbero aspettati di vedere una Myrta Merlino tanto emozionata nell’inaugurare la puntata di apertura di Pomeriggio Cinque, format nato e cresciuto per quindici anni con Barbara D’Urso. Eppure qualcuno tra il pubblico giura di aver notato delle lacrime sul suo volto. Commenti e critiche sull’esordio.

Naturalmente il mondo del gossip televisivo e dei pungenti telespettatori, su Twitter ed Instagram, non aspettava altro che il debutto di Myrta Merlino nel nuovo studio romano di Pomeriggio Cinque, che fino alla scorsa stagione era da sempre stato a Milano. Si è sentita la mancanza di Barbara D’Urso? I giudizi.

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Myrta Merlino, i commenti del pubblico alla prima puntata di Pomeriggio Cinque

“Che emozione, le prime sono sempre una grande emozione”, ha cominciato Myrta Merlino inaugurando la rivoluzionaria quanto inedita stagione di Pomeriggio Cinque. Studio nuovo, e decisamente più grande, come aveva predetto anche Barbara D’Urso giorni fa, tramite i social. “Tutto nuovo per me. Prima volta a Canale 5. Dal Covid non ho più avuto pubblico, un’emozione”, ha ribadito la nuova conduttrice Mediaset.

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Lo studio è più grande, sì, ma per gran parte degli spettatori più brutto. La giornalista, inoltre, stando ai commenti fatti a caldo online, sarebbe stata fin troppo melensa. “Vi faccio una promessa, della mia vita passata professionale porterò il mio amore, sempre dalla vostra parte”, ha aggiunto. “Voglio ringraziare Barbara D’Urso che per quindici anni ha condotto questo programma. Ciao Barbara grazie”, la ciliegina.

Il pubblico sin da subito ha iniziato a rimpiangere l’ex regina di Cologno Monzese. “Rivogliamo Barbara!”, “Che noia, poi di una falsità quando ha salutato Carmelita”, “Pier Silvio sei pazzo, ripensaci ti scongiuro”, “Non può fare così in diretta”, si legge in rete. Poi le recensioni di Tv Blog e di Davide Maggio, concordi. “Il nuovo Pomeriggio Cinque si presenta con gli elementi cardine del vecchio”, ha cominciato Massimo Galanto, elencando i vari esempi.

“Sensazionalismo (‘mettetemi il pancione di Tramontano’) e personalizzazioni (‘io c’ho tre figli ventenni’), insistenza sulla cronaca senza notizie nuove (eccezione il messaggio vocale ‘esclusivo’ che la vittima del branco ‘mi ha inviato’), ostentato rapporto con ospiti, inviati chiamati con il nome di battesimo (‘avvocato diciamoci del tu, Maria è mia amica), e dose di populismo (‘se non si muoveranno le istituzioni, lo faremo noi’). La scena del backstage fake, pure la D’Urso fingeva di scoprire di essere in onda”, si legge sul sito.

Il collega di Dagospia ha espresso più o meno la stessa opinione. “Una rivoluzione così tanto dirompente non c’è stata. Merlino è stata chiamata a spazzare il ciclone Barbara D’Urso. Al debutto, non mancano la cronaca nera, i collegamenti, le finte sviste, l’impostazione personalistica, la retorica del pomeriggio. C’è tutto con meno calore, atmosfera defilata. La nuova arrivata riporta l’infotainment sui binari aggiungendo credibilità e senza rinunciare a gran parte di quello a cui il pubblico si era abituato”, ha detto, a sua volta.

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