Dopo aver fatto importanti e forti dichiarazioni sui suoi trascorsi sentimentali e famigliari, Paola Perego si è aperta nuovamente a proposito dei periodi più bui della sua esistenza. Ovvero quelli dominati dagli attacchi di panico e dalle medicine che la stordivano tanto da farla sentire dentro una nuvola. Terrorizzata, confusa. Così disorientata e fragile che ha persino provato spesso la sensazione di trovarsi “a un passo dalla morte”.
Lo ha raccontato nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Paola Perego ha sofferto molto in giovane età per questo problema psicologico, che tuttavia è riuscita a combattere con coraggio. Ma l’ha fatta soffrire in ogni contesto della sua vita, da quella passionale e famigliare ma anche professionalmente. Come quando fu accusata di sessismo per la rubrica sulle donne dell’Est, nessuno la difese, un vero incubo.
Paola Perego, il suo momento più difficile
“Per anni la gente ha visto una persona in apparenza vivace, ironica. Ma io ero in una bolla. Prendevo delle medicine e non quelle che si prescrivono oggi, che sono più leggere. Ma di medicine che, pur di allontanare la sensazione di panico, appianavano tutto. Piallavano ogni cosa, comprese le emozioni. Non riuscivo più nemmeno a piangere. Molti dei miei ricordi sono offuscati, come dentro una nuvola”, ha detto al giornale.
Paola Perego ha sempre sentito di non riuscire a comunicare ciò che provava in quei momenti. “La cosa più difficile da spiegare è la sensazione d’essere a un passo dalla morte. Avevo 16 anni quando la provai per la prima volta e, prima che iniziassi il percorso di guarigione con l’analisi, l’ho sperimentata varie volte”, una confessione molto forte. L’ha provato in adolescenza, anche una volta diventata mamma e durante la crisi e i tradimenti di Andrea Carnevale. Un capitolo, quello degli attacchi di panico, durato ben più di trent’anni.
Sulla rubrica sulle donne dell’Est e le critiche ricevute ha ricordato: “Penso siano stati i giorni peggiori della mia vita professionale. Per settimane non sono uscita, la mia faccia era su tutti i giornali e in tv, ma anche perché non sapevo come dire che non era così, non sono sessista né razzista. Era parte di una puntata già trasmessa da La vita in diretta. Quelli che mi hanno accusato soltanto dopo hanno ammesso di non averla vista. Quella rubrica me la sono rivista: ho difeso le donne come sempre”. A quel punto le è stato chiesto se il compagno, agente dello spettacolo, Lucio Presta gli era stato d’aiuto. No, ma “la gente non ci crede”.
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