Per gli italiani, poco fa, è arrivato il momento di salutare ufficialmente un loro simbolo indiscusso. Il funerale di Raffaella Carrà ha commosso e sta commuovendo milioni di persone che la ricorderanno per sempre. Fuori da Santa Maria dell’Ara Coeli, dove si è tenuta l’emozionante cerimonia, è stato posizionato anche un maxi schermo vista la miriade di spettatori. “Lei è stata tanto, ma mai retorica. La ritroveremo e sarà una festa, lei sarà in prima fila”, ha affermato il prete officiante.
Ristretto il posto riservato alle persone più care a Raffaella Carrà, più o meno sessanta in totale. Tra questi, oltre Sergio Japino e parenti, anche Enzo Paolo Turchi (co-ideatore del Tuca Tuca), Carmen Russo e Alessandro Greco. Quest’ultimo era considerato dalla regina del varietà come figlioccio. Per decisione dei famigliari, nessun canto in chiesa se non degli accenni di organo. L’evento è stato ripreso da una steadycam. Fiumi di lacrime ma anche compostezza in onore di Raffa.
Raffaella Carrà, i funerali della regina della tv
Il coreografo, regista e autore televisivo Sergio Japino (ex compagno di vita di Raffaella Carrà, che è sempre rimasto al suo fianco come amico fino all’ultimo) è stato accolto dalla sindaca Virginia Raggi. In quel momento il carro funebre si è fermato di fronte alla chiesa e il feretro (modesto e spoglio) è stato trasportato lungo i ben 124 gradini che lo separavano dalla cerimonia. Presenti il ministro Dario Franceschi, i vertici Rai Fabrizio Salini e Stefano Coletta e diverse personalità.
Toccanti le parole di Virginia Raggi: “Oggi l’Italia si ferma per rendere onore a una grande donna, icona del nostro Paese e non solo. Lei è entrata nella vita e nel cuore di ognuno di noi, perché era un’artista poliedrica. Come solo i grandi sanno fare, sapeva parlare a tutti, anche ai più semplici. Travolgeva con buon umore, rispetto e dignità. Sapeva raccontare sia storie leggere sia storie più difficili e complesse. Indimenticabile, ti vogliamo bene. Grazie per quello che ci hai lasciato”.
Un lungo applauso per la Carrà anche grazie a Lorena Bianchetti: “Raffaella ha incontrato capi, divi, monarchi e capi di Stato. Erano loro a tenere la sua foto sul comodino. Una grande donna, un simbolo che ha scavalcato un secolo e un millennio. Lei è stata un regalo, una parte di storia del nostro Paese. Meticolosa professionalità, fa rima con la sua autenticità. Cuore passione e libertà segnano pagine di storia: grazie Raffaella, l’applauso oggi è tutto per te”, ha detto.
A prendere la parola anche alcuni frati devoti Padre Pio, che conoscevano personalmente la diva: “La sua morte è stato un fuori programma inaspettato, amaro e doloroso. Ma Raffaella Carrà, la più amata dagli italiani, adesso vive nell’eternità. L’eternità di Dio, che è molto di più della musica e dei colori della tv”, ha detto uno di questi lasciando parlare un poi un confratello: “Si stupiva della sua carriera. Aveva carisma, caratteristica che deve essere messa al servizio per gli altri”.
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