Tra le tante inimitabili eredità, sia storiche che materiali, lasciante in dono da Raffaella Carrà al suo affezionato pubblico, c’è anche la sua grandissima palestra di Porto Santo Stefano (Grosseto). Oltre 160 mq dove era solita allenarsi. La regina del varietà adorava la Toscana, dove aveva una villa vicina al monte Argentario e un appartamento a Montalcino (Siena). Quei luoghi per lei rappresentavano un vero e proprio rifugio, dove potersi ritirare assaporando una tranquillità speciale.
Poche settimane prima di lasciare questo mondo, Raffaella Carrà ha firmato da un notaio la donazione alla Confraternita della Misericordia della sua amata palestra. “Ci incontrammo dal suo notaio a Roma e in quell’occasione la sua presenza si caratterizzò dall’accoglienza, dalla disponibilità e dalla dolcezza”, ha ricordato il governatore Roberto Cerulli. Quest’ultimo aveva notato qualcosa di strano nella star. Solo adesso è emersa un’immagine scattata in quella particolare circostanza.
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“Nonostante la dinamicità di sempre, rimase con gli occhiali scuri e la mascherina ben messa. Sembrava che volesse nascondere qualcosa. E forse, alla luce di questa tragedia, penso volesse tenere per sé il brutto segreto e non mostrarlo a nessuno. Le donammo un quadro con uno scorcio di Porto Santo Stefano, scatto del nostro volontario Marco Solari che dall’alto del suo drone metteva insieme la nostra sede, il lungomare e la piazza”, ha scritto Roberto Cerulli su Facebook.
I presentimenti del governatore della Misericordia, purtroppo, si sono presto rivelati reali. Poco dopo quell’incontro colmo di altruismo e generosità, Raffaella Carrà è scomparsa. Il suo nobile gesto verrà sempre ricordato: “Tentai di ringraziarla, ma niente, non me lo permetteva. Con Renato Tulino, altro suo grande amico, andammo a vederlo, un dono grandissimo per il suo valore immobiliare”, ha poi continuato tramite lo stesso post. Allegato anche uno scatto (l’ultimo?) della diva.
Raffa indossava grandi occhiali da sole e mascherina, era quasi impossibile scorgerle il volto ed ora il perché è chiaro. “Ci mancherà per le sue altissime doti umane”, ha continuato Roberto Cerulli ricordando la targa che le avevano regalato per ringraziarla del dono. Un regalo, la palestra, che lei aveva voluto tenere segreto ‘per il momento’, un segno che solo ora ha un senso. “A Raffaella Carrà, quale piccolo segno di riconoscenza e gratitudine da parte di ogni volontario che, grazie al suo gesto, trova lo stimolo per un rinnovato impegno di servizio a favore dei sofferenti e bisognosi”, riporta la targa.
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