Almeno in Italia è lui il re indiscusso della tecnologia, colui al quale chiunque da anni si rivolge quando riscontra un problema o anche semplicemente un dubbio che riguarda il mondo di internet ed i suoi tanti dispositivi. Una fama, la sua, che Salvatore Aranzulla si è sudato, guadagnato con impegno, esperienza e una mente brillante.
Nel corso di un’interessante, esaustiva intervista rilasciata in queste ultime ore al Corriere della Sera, Salvatore Aranzulla si è raccontato come forse non aveva mai fatto prima, rivelando curiosi dettagli riguardanti il suo sito e la sua attività in generale. I suoi abbondanti guadagni. Non solo, poi ha parlato anche della sua sfera privata.
Quanto guadagna Salvatore Aranzulla
Le sue giornate cominciano alle 7.10 e si concludono, a parte eccezioni, non più tardi delle 22. Vive in un attico nel modernissimo ed esclusivo quartiere City Life di Milano e non ama affatto essere riconosciuto per strada, è molto riservato, difatti già quest’intervista è stata un grande evento per i suoi estimatori. La sua dimora ha “50 punti luce”, un impianto domotico da 100mila euro e bottoni d’allarme in tutte le stanze. Poi c’è pure l’impianto di circolazione che “cambia l’80 per cento dell’aria ogni ora”. Non solo a sorvegliare ha delle guardie armate in giardino.
Ma quanto guadagna più o meno Salvatore Aranzulla? “Quando sono venuto a Milano, a 18 anni, il sito fruttava 36mila euro l’anno. Ci dovevo pagare le tasse, l’affitto, la retta in Bocconi. Non è che potessi non lavorare. Oggi mi pare che i genitori difendano sempre i figli, facendone imbecilli”, ha osservato sul presente d’oggi. “I modelli sono rapper analfabeti e tiktoker. Cambia l’algoritmo e vanno in rovina. A 50 anni chi si occuperà di loro?”, si è chiesto. Lui infatti si è fatto da solo e, ancora oggi, si occupa di tutto, una sua consulenza? 10mila euro all’ora.
Il suo famosissimo, seguito sito, gestito come anticipato principalmente da lui con l’aiuto di pochissimi e fedeli collaboratori, guadagna per metà grazie alla pubblicità. “Il 25 per cento da dei link affiliati alle aziende e il restante 25 sono corsi che faccio, collaborazioni dove sono testimonial”, ha spiegato ancora al quotidiano.
“Da due anni ho disdetto gli investimenti in prodotti di banche italiane, sono costosi e hanno rendimenti imbarazzanti. Faccio da solo”, ha aggiunto rivelando ancora una volta la sua brillante intraprendenza imprenditoriale. Un professionista.
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