Negli ultimi giorni Selvaggia Lucarelli, che si mostra sempre forte ma che tramite i suoi scritti più profondi ha sempre dimostrato un gran cuore, si è trovata a dover affrontare un dolore che in molti, però non tutti, possono comprendere. Un lutto che, soltanto, chi ha avuto modo di vivere riesce a comprendere a pieno.
Il suo, anzi loro, comprendendo il figlio Leon Pappalardo (2005) e il compagno cuoco Lorenzo Biagiarelli, adoratissimo Godzilla è venuto a mancare lasciando un incolmabile vuoto in casa. Lo aveva comunicato poco dopo la stessa Selvaggia Lucarelli tramite i social, dove, ora, ha approfondito le cause della morte.
Selvaggia Lucarelli, il dolore per la morte di Godzilla
Il cagnolino, fedele compagno di vita degli ultimi anni per la giornalista, aveva iniziato a preoccuparla per via di un appetito ed una sete esagerati. La diagnosi, una grave cardiopatia, ma a portarlo via non è stata quella, come avevano immaginato inizialmente. Da quel momento le analisi sono continuate ed il cuore di Godzilla stava bene, ma il suo pelo cambiava. Poi l’esame citologico alla zampa e “da febbraio il tracollo”.
“Un giorno gli faccio il bagno, l’occhio inizia a perdere pus e diventa opaco. Oculista, uno dei più bravi in circolazione. Si era sciolta la cornea. Fa impressione, lo curiamo con un siero. Ci sembra che da non veda più. Poi inizia a zoppicare. La sera lo avevo messo sul divano. Forse si è fatto male scendendo. Dobbiamo portarlo dal veterinario, ancora. Dico a Lorenzo che ho visto un veterinario dietro casa, proviamo”, ha poi continuato a raccontare Selvaggia Lucarelli. Infine hanno scoperto si trattasse di un problema alla ipofisi.
Il problema provocava “fame e sete eccessivi. Perdita di pelo. Debolezza muscolare. Cecità. Riluttanza a fare esercizio fisico” a causa della produzione eccessiva di cortisolo. “Insomma, si trascinava una grave malattia da mesi e non lo sapevamo”, ha spiegato. “Migliaia di euro di cure, veterinari, nessuno ha capito, se non quando era tardi. Era a fine corsa. Il veterinario è stato gentile non c’era niente da fare. Ci ha dato qualche minuto per salutarlo. L’ho preso in braccio e tenuto stretto. Abbiamo pianto”, ha svelato affranta.
“Ci siamo abbracciati. L’abbiamo abbracciato, pianto e piangiamo ancora. ‘Le giornate erano scandite da Godzilla’, dice Lorenzo. È stato il suo primo cane. L’avevo regalato a Leon per averlo trascurato un’estate. È andata così. Non sono arrabbiata. Sono triste. E mi sento in colpa perché non mi perdono di non essere stata capace di unire i puntini”, ha raccontato con dolore ai suoi 1,2 milioni di lettori. “È arrivato nella mia vita per un senso di colpa e se ne è andato con un senso di colpa”, ha dopo concluso commovendo tutti.
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