Gli spettatori lo collegano da sempre alla Rai perché si era occupato di seguire la guerra nell’ex Jugoslavia, in qualità di inviato e per essere stato corrispondente da Mosca per oltre tredici lunghi anni. Autore di molti saggi, figura nonché penna indimenticabile del giornalismo, Sergio Canciani è venuto a mancare a 75 anni.
Formatosi professionalmente nella redazione regionale Rai Fvg, prima in quella slovena e dopo italiana, era stato lui a raccontare dei funerali di Tito, la caduta di Ceausescu in Romania, come già anticipato la guerra nell’ex Jugoslavia, l’assedio di Sarajevo e l’evoluzione del conflitto nei Balcani. Sergio Canciani si è spento.
Sergio Canciani, è morto lo storico giornalista Rai
Sergio Canciani era nato a Trieste nel 1946 ed è scomparso nella stessa, amata, città questo 15 marzo. Era nella sua dimora al momento della dipartita. Il mondo della scrittura, del giornalismo e del piccolo schermo lo ricorderanno con grande stima e rispetto. Tantissimi i suoi servizi per il TG1, TG2 e TG3. Quando è stato nominato corrispondente da Mosca erano gli anni Novanta e, da quel giorno, è stato in Russia fino al 2011.
Ultimo saluto a #sergiocanciani giornalista rigoroso,attento al gestore al contesto,ci ha raccontato per anni la #russia dei cambiamenti e dei nuovi bavagli,senza retorica,senza indulgenze @tgrraifvg @carlomuscatello @fabianamartini @rcristiano1 @usigrai @vditrapani @tg3web,
— Beppe Giulietti (@BeppeGiulietti) March 15, 2022
Te ne sei andato.
— Gianluca Manfredelli (@Mnfred) March 15, 2022
Lasciandomi in balia di una pletora di mediocri che si arrabattano a raccontare un’invasione come se fosse una calamità naturale.
Mamma mia, che tristezza.#RIP #SergioCanciani pic.twitter.com/mna7tVlaho
Tra le sue svariate opere, ricordiamo due pubblicazioni in particolare che al giorno di oggi sembrano quasi essere state un oracolo: Roulette Russia – Neozarismo ai tempi di Putin, viaggio nell’impero sovietico tra corruzione, nostalgia e illusione democratica (2012) e poi Putin e il neozarismo – Dal crollo dell’Urss alla conquista della Crimea (2014). Si sta parlando di uno dei primi ad analizzare la politica di Putin in Ucraina. Una mente brillante che si è spesa davvero per il suo settore, soprattutto regalando buona informazione.
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