Addio a un grande protagonista del cinema italiano, combatteva da tempo con una patologia rara

Si è spento a Roma, all’età di 60 anni, Stefano Amadio, figura di riferimento per il cinema indipendente italiano, giornalista, regista e fondatore del sito Cinemaitaliano.info. Il suo ultimo compleanno, lo scorso 29 marzo, era stato celebrato con la consueta ironia che lo contraddistingueva, nonostante fosse visibilmente provato dalla malattia. Affetto da amiloidosi, la stessa patologia rara e incurabile che ha colpito anche Oliviero Toscani, aveva affrontato la malattia con forza e sorriso, senza mai smettere di guardare avanti. I funerali si terranno domenica 13 aprile alle ore 16 a Roma, in via del Forte Bravetta 271.

Il suo percorso professionale era iniziato molto presto: a vent’anni era già attivo come assistente alla regia nel mondo del teatro, collaborando con nomi del calibro di Carella, Nanni, Mattolini e Archibugi. Da lì, il passaggio al giornalismo e alla regia di documentari è stato naturale. Nel 1998 aveva diretto “Armi facili”, un’inchiesta sull’uso delle armi tra i giovani negli Stati Uniti, trasmessa su Match Music. Successivamente aveva firmato documentari per Raisat e si era cimentato anche nell’opera lirica. Il suo primo cortometraggio, “Accliss”, risale al 2002, mentre “Mala Tempora” è stato il suo primo lungometraggio.

Nel 2010 aveva realizzato il corto “Due contro due” con Erika Blanc e Luigi Diberti, mentre l’anno successivo aveva fondato Cinemaitaliano.info, un portale diventato punto di riferimento per registi, autori e appassionati di cinema italiano. Dal 2020 collaborava anche con la rivista di settore “Ciak”, senza mai fermarsi nel promuovere e raccontare il cinema in tutte le sue forme.

Amadio aveva saputo coniugare la passione per il cinema con l’impegno per i giovani talenti. Nel 2019 aveva istituito, insieme a Silvia Saitta, il Premio “Meno di Trenta”, pensato per valorizzare le nuove generazioni di interpreti italiani. Tra i suoi progetti più significativi c’è anche “Il Vento del Nord”, rassegna cinematografica ideata da Massimo Ciavarro a Lampedusa, dove aveva organizzato veri e propri laboratori con gli studenti del liceo dell’isola, realizzando corti insieme a loro. Un’eredità umana e culturale che continuerà a parlare per lui.