Lorenzo Spolverato è stato uno dei volti più discussi dell’ultima edizione del Grande Fratello, capace di dividere il pubblico come pochi altri. L’ingresso nella Casa aveva già fatto parlare, ma è con alcuni atteggiamenti considerati eccessivi e battute sopra le righe che l’ex modello ha attirato critiche pesanti, innescando vere e proprie ondate di proteste sui social. In molti ne chiedevano l’eliminazione immediata, sostenendo che altri concorrenti fossero stati allontanati per molto meno.

Inaspettatamente, Alfonso Signorini ha affrontato il tema durante la consegna del Tapiro d’oro a Striscia la Notizia. Il conduttore si è lasciato andare a un commento molto diretto: “Il comportamento di Lorenzo? È vero, ci sono stati casi in cui persone sono state mandate via per molto meno. Se resta dentro solo perché fa spettacolo? Non mi stupirei. Personalmente, lo avrei già fatto uscire con un calcio nel sedere”. Parole forti, che hanno acceso nuove polemiche online.

Qualche giorno dopo, però, Signorini è tornato sulle sue dichiarazioni, chiarendo che il tono era frutto di un momento di spontaneità. Ha specificato che, riascoltandosi, ha voluto rettificare: “Il Grande Fratello è un gioco con regole precise. Endemol Shine Italy controlla tutto in modo rigoroso. Al netto delle opinioni personali, Lorenzo non ha infranto alcuna norma che giustificasse un’espulsione. Se fosse successo, sarebbero stati presi provvedimenti”. Un tentativo di riportare la discussione su un piano più oggettivo, quello delle regole scritte.

Nonostante le controversie, Signorini ha riconosciuto che Lorenzo ha saputo lasciare il segno. In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, ha definito l’ex concorrente “forse il più talentuoso”. Ha poi aggiunto: “Se ben guidato, potrebbe fare molto in televisione: inviato, attore, conduttore. Anche se quel suo modo impostato di parlare, come se fosse uscito dall’Actors Studio, a me non è piaciuto”. Una critica sincera ma anche un’apertura: per Lorenzo, il mondo dello spettacolo potrebbe non essere finito qui.